Che fare per impedire ad una poesia come quella di Richard Rive…
Dove termina l’arcobaleno
Dove termina l’arcobaleno
deve esserci un luogo, fratello,
dove si potrà cantare ogni genere di canzoni,
e noi canteremo insieme, fratello,
tu ed io, anche se tu sei bianco ed io non lo sono…
… di sparire dai pensieri di uomini e donne che non hanno capito che una sofferenza, un dolore, una gioia, appartengono all’essere umano e non ai pseudo privilegiati della terra.
Non esiste una canzone nera,
non esiste una canzone bianca, esiste solo musica, fratello,
ed è musica quella che canteremo
dove termina l’arcobaleno.
Non a caso e non per caso la poesia che dà voce alla speranza e perfino alla giustizia è stata scritta da un o scrittore impegnato a favore dei neri discriminati e oppressi del Sudafrica.
Non si può ignorare il suo messaggio e nello stesso tempo non è possibile impedire di ascoltarne altri, di segno diverso, pronunciati da chi nulla ha capito della vera dimensione del vivere e condividere.
Neppure i colori dell’arcobaleno che pur son di tutti e di ognuno.
Andreina Corso
16/06/2015
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