Ma sì, facciamo che fioriscano i boccioli di rosa, le margherite nei prati, i mandorli bianchi e rosa, ma sì, facciamo che fioriscano e che ci inducano al risveglio.
Sappiamo che gli alberi, gli arbusti e i ceppi di ogni tipo e di ogni dove hanno resistito al freddo, alla neve, si sono difesi dalle intemperie grazie alla possibilità di poter fiorire, quando la primavera avanza e l’estate è alle porte.
Una bella lezione quella che la natura assegna ad ognuno di noi.
Non è facile capire se non si è capito già.
Davvero grazie ai petali bagnati di rugiada, ai prati lucenti di verde trasparente e illuminati dal sole. Davvero grazie al fiorire di sensazioni ed immagini per una vita che cresce, per un tempo che va, quando il verbo fiorire copre tutte le nostre aspirazioni senza invadere, conoscendo da secoli il valore della discrezione, sapendo che può contare sullo stupore di anime limpide rasserenate dal profumo della terra che rimanda al perché e al miracolo di ciò che rinasce. Nonostante noi.
Andreina Corso
19/05/2015
Riproduzione vietata