Ferisce la spada, la parola, il silenzio, la maleducazione, il tradimento.
Ferisce la malafede, l’indifferenza.
Alcune ferite possono essere curate, come un taglio di una mano, un ginocchio sbucciato. A volte basta un buon disinfettante e presto tutto passa.
Altre ferite stentano a rimarginarsi, sono quelle più inaspettate, inferte da chi non ci aspettavamo, che mai avremmo pensato ci potessero venire rivolte.
Diciamo pure che sono cicatrici permanenti che questa volta l’alcool non basterà a risanare. E neppure la polvere o la pomata.
Per alcune ferite, l’unico medicinale è il tempo che conta sulla debolezza della nostra memoria e sull’afasia della parola. Del resto un fatto non raccontato è come se non esistesse. Sarebbe interessante capire qual è il posto dei medicamenti dell’anima.
E’ un segreto inusitato che non ama rivelarsi, forse per paura di trovarsi ferito a causa della sua riservatezza. Di questi tempi la misura, il garbo, la gentilezza sono merce rara, derisa e poco apprezzata.
Andreina Corso
17/06/2015
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