Adagiato sul caldo dell’estate, riposa tranquillo sui giorni a venire.
Verbo liberatorio di pene e dolori, aggiusta le cose meglio di un idraulico o di un elettricista. Dormire è un farmaco per la nostra salute e il nostro equilibrio.
Verbo pigrone, gatto sornione, talvolta libera dalle preoccupazioni e recupera la calma perduta o soggiogata.
Dormire e scoprire un mondo che si muove dentro il sonno e che viene via via a conoscerci, mostrandoci volti noti o sconosciuti, luoghi amati o mai visti.
La notte plasmata dal sonno, dorme anch’essa e forse sogna. Si aprono stelle dorate e si posano sul cuscino che protegge quei luoghi notturni sconosciuti alla luce del giorno.
Dormire è accedere ad un mondo “altro” limpido e sincero. Non c’è mediazione nei suoi spostamenti, è innocente la sua voce.
A ben pensarci Dormire riassume e spiega la complessità della vita stessa che nasce e che muore. Il risveglio, forse, non ci meraviglia abbastanza, dopo il miracolo dell’alba.
Andreina Corso
13/07/2015
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