Voce del Verbo
Scandalizzare
Prima coniugazione Modo infinito
Verbo perennemente in gara fra lo scandalo di ieri e quello di domani.
Inflazionato e imitato, ti muovi con apparente agilità fra ruberie, violenze, imbrogli.
Non credo ci si possa abituare a rimbalzare continuamente sulle coscienze indignate
e giudicanti che se possono, ti evitano e persino ti tolgono il saluto.
Siamo tutti scandalizzati quando non siamo noi a scandalizzare.
Eppure qualcosa ci dice che “oltre” non si può più arrivare.
Il paese è in ginocchio e c’è chi ruba sull’accoglienza dei bambini stranieri da ospitare.
Le telecamere mostrano e i giornali riportano ospedalieri che ammazzano i malati, poliziotti che fanno patti con la mafia.
Politici che rubano: corrotti, corrosivi e spegiudicati, umiliano la parte migliore di questo Paese.
“Eppur si muove…”, c’è questo mondo di gente onesta che assiste incredula e disarmata alle violenze che ogni giorno i media ci riportano, e talvolta dubitiamo persino sulla verdicità dei fatti.
Per difenderci, per allontanare lo sconforto.
E’ vero che ogni cittadino ha diritto alla presunzione d’innocenza e che la democrazia si regge anche su una buona e attenta legislatura, ma la misura è colma e finisce che qualcuno ti chiama, ti invoca, Verbo scandalizzare.
Ti chiede di rimuovere le miserie che viviamo o facciamo vivere, ti prega di scaldare l’aria fredda che congela la speranza e calpesta l’innocenza.
Andreina Corso