Voce del Verbo
Esplodere
Seconda coniugazione Modo infinito
Impossibile ignorarti, verbo innominabile in una giornata che ha visto i redattori di un giornale parigino esplodere per mano di mani fanatiche, assassine e inqualificabili.
Si può morire così, saltando per aria mentre si lavora su pagine e immagini satiriche, mentre si parla di questo o quel pezzo, forse si scherza sull’ultima vignetta e magari si brinda ancora all’anno nuovo.
Una strategia assassina che oltre ad uccidere uomini e donne, vorrebbe uccidere la civiltà, la libertà, la pace.
Posizioni prevedibili in risposta a quanto è accaduto non ci raccontano nulla di buono.
Cresceranno le tensioni, aumenterà l’odio, la civiltà perderà pezzi per strada e per molti gli islamisti diventeranno tutti assassini.
Bisognerà fare uno sforzo in più e valorizzare tutto ciò che può mettere in evidenza una cultura di solidarietà.
Purtroppo il terrorismo ci lascia sgomenti e senza parole, ma solo “il bene” può vincere sul male, Siamo scoraggiati da questo “esplosivo e drammatico” evento, ma dobbiamo far attenzione a non vedere nemici ovunque.
Urge una distinzione. La satira ha questa capacità di raccontare esasperando, lavorando su debolezze e assurdo, contrasti e stupore.
L’assassinio di Parigi è esploso anche nella nostra coscienza, che dominata dalla pietà e afflitta dalla rabbia, non ce la fa a capire.
Andreina Corso
[08/01/2015]
Riproduzione vietata
Gentile Silvana,
grazie, prima di tutto, per il suo dialogare.
Ho solo cercato di dire, facciamo attenzione a non coinvolgere le persone che non c’entrano con questo e altri fatti terribili, come dire, non tutti gli islamici sono violenti, non tutti sono responsabili di quanto è successo.
Purtroppo sono i fanatismi che accecano la ragione e noi sappiamo che una violenza sommata ad un’altra violenza, fanno due violenze.
E sommate ad altre…
Solo questo volevo dire, in tutta onestà, davvero.
Mi spiace di averla infastidita con la parola solidarietà e so che in questo momento il suo punto di vista è quello più partecipato, ma io credo che valga la pena di tentare, insieme a lei e agli altri, la strada della condivisione.
Mi scusi per la pretesa, ma il mondo che abbiamo davanti, ci obbliga a sperare in un domani migliore raggiunto, non attraverso la violenza e le esclusioni, ma costruito, giorno dopo giorno nella consapevolezza di una umanità difficile da leggere e interpretare.
Grazie per avermi dato la possibilità di spiegarmi. Andreina
Lei, signora, la leggo ogni qual tanto, non prende mai le distanze completamente da protagonisti negativi di fatti di cronaca, violenze e prevaricazioni.
C’è sempre un “ma” che concede, premessa ad una qualche forma di tolleranza.
Come anche oggi: “ma dobbiamo far attenzione a non vedere nemici ovunque”.
Vorrei dirle che in questa guerra, i nemici SONO ovunque.
Contro le persone che prevaricano, le persone violente,
La smetta per favore di parlare di cultura di solidarietà che dà fastidio,
almeno davanti ad atti devastanti come questi NESSUNA tolleranza
Saluti
Silvana, Mestre