Voce del Verbo
Esistere
Seconda coniugazione Modo infinito
Quando esce un libro come “Ognuno incatenato alla sua ora” di Mariella Mehr curato da Anna Ruchat edito da Einaudi, avvengono in noi fatti straordinari.
Ci tocchiamo le mani, la fronte, per verificare se la febbre è salita in virtù di versi lacerati che il nostro esistere rammenda nella quotidianità che si credeva sorda e impermeabile a quelle parole terribili e insieme magiche nel tanto ardire.
Ingenue e abbeverate alla fonte, si mostrano a noi.
Da Notizie dall’Esilio
Nessun sogno cadde dal firmamento
solo pietra nera
Urlai nel sonno
e raccolsi le pietre,
le gettai nel paesaggio non nato
del mattino
Un mendicante inciampò, le sollevò
nelle sue mani divennero oro
……..
L’autrice nata a Zurigo nel 1947. Di etnia Jenisch, ha subito persecuzioni in nome del programma eugenetico promosso dal governo svizzero nei confronti dei figli appartenenti a famiglie nomadi.
Tante le violenze subite.
Una vita alle prese con le privazioni figlie dell’ottusità e della crudeltà.
Intatta la sua poesia s’insinua nel nostro esistere ed essere, anche attraverso questa poesia.
Respiro di pietra
si gela e diventa
silenzio della terra di nessuno.
Non un’ombra di pensiero,
irremovibile
sta di guardia qui e tende l’orecchio.
Eppure,
un uccello potrebbe
imparare timidamente a cantare.
Andreina Corso
[29/01/2015]
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