Voce del Verbo
Bagnare
Prima coniugazione Modo infinito
L’acqua, quel bene così prezioso, in queste giornate mostra la sua forza e insieme la sua debolezza. Vorrebbe fermare il suo flusso, ma ormai è travolta dal segno d’acqua che il mese di novembre le affida
Alluvioni, disastri e sconvolgimenti metereologici fanno del verbo bagnare una minaccia.
Un paese allagato, martoriato, alle prese con la difficoltà di resistere ad un cielo disposto ad insistere, a non dare tregua. Forse è il suo modo di parlarci, d’interpellarci.
Un nuovo alfabeto ci attende.
Le città diventano più piccole e fragili, sparse in un clima di tristezza e di rassegnazione, osservano le spalle curve di uomini e donne dallo sguardo smarrito.
Venezia è tenace, il verbo bagnare lo conosce bene. L’acqua invade i suoi campi, bivacca sulle calli e la città si tinge di luce nera nella notte senza stelle.
Piove sull’acqua che sale e affronta la strada, piove sui tetti disabitati, piove sulla città che dorme.
Le gocce accompagnano il nostro sonno a venire.
Ascoltiamo attenti quel ticchettio che il silenzio trasforma in suono, così, come si ascolta una ninna nanna ritrovata. Una favola bagnata.
Andreina Corso
08/11/2014