Voce del Verbo
Assolvere
Seconda coniugazione Modo infinito
Assolvere in quanto adempiere al proprio dovere.
Rispondere con coerenza ad un impegno preso.
Dar retta soltanto a ciò in cui crediamo, magari abbiamo anche il coraggio di chiamarlo “ideale”, senza manipolarlo, senza tradire.
Che bella sensazione dà aver rispettato la propria coerenza, magari finendo con l’avere torto, ma senza aver voluto far torto a nessuno.
Qualche volta gli eventi della vita ostacolano la nostra volontà e non ci resta che balbettare scuse per non aver compiuto a dovere ciò che ci eravamo prefissati e che avevamo giurato di realizzare.
Un’altra assoluzione riguarda il proscioglimento da colpe ingiuste. Che bello sentirsi liberati dalle accuse. Un respiro in profondità e la vita rinasce.
Assolvere, perdonare.
Essere assolti perché qualcuno ci ha perdonato.
In un firmamento occupato da accuse, diffidenze, minacce e ostilità, il Perdono assume importanza universale per chi lo offre e per chi lo riceve.
Il filosofo francese Jacques Darrida scomparso l’ottobre scorso ha scritto un libro “Perdonare”.
“Il perdono è la soglia che tiene insieme la distanza dall’altro e quindi la possibilità di essere in due. Al principio di ogni rivolgersi all’altro, di ogni parlare e di ogni scrivere, c’è un atto di perdono richiesto e accordato”.
Che cos’è il perdono? S’interrogano libro e autore su ciò che muove intorno a questo questo verbo che di rimando interroga anche noi.
Andreina Corso
[26/02/2015]
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