Vincenza Avino, 36 anni, è stata uccisa dal suo ex.
Nunzio, che fino a un mese e mezzo fa era agli arresti domiciliari perché lei lo aveva più volte denunciato per stalking. Poi aveva ottenuto la libertà provvisoria in attesa del processo anche se il giudice gli aveva imposto di non avere alcun contatto con la sua ex compagna.
Nunzio non si è curato delle prescrizioni del giudice e, appena ha potuto, ha ricominciato a cercarla, pur rischiando di essere arrestato un’altra volta.
Ieri pomeriggio l’epilogo tragico, a Terzigno, il paese sulle pendici del Vesuvio dove la donna viveva.
Vincenza Avino, in auto, si stava dirigendo verso casa. Dopo averla seguita per un tratto, Nunzio l’ha costretta a fermarsi. L’ha trascinata fuori dall’auto, l’ha spinta a terra e le ha sparato.
Poi, non pago, ha aperto la borsa della donna, ha tirato fuori il suo cellulare ed ha telefonato ai genitori di lei, ai quali evidentemente attribuiva responsabilità nella scelta di Vincenza di lasciarlo. «L’ho ammazzata, e adesso ammazzerò pure voi», ha urlato al telefono, aggiungendo insulti e altre minacce. Poi si è scappato.
Quindi sul fatto che sia stato lui i carabinieri non hanno dubbi. I genitori di Vincenza lo conoscono, ne hanno riconosciuto la voce. Inoltre, l’uomo è sparito dalla circolazione, e anche questa sembra una conferma.
Redazione
15/09/2015
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