Dissolvenza, titoli di coda… e uno scroscio continuo di applausi. Sulle note della canzone di Jovanotti ( che è diventata il leitmotiv dell’estate) che ha lo stesso titolo del film, la gente applaude il regista, Gabriele Muccino, e lo staff del film alla Sala Giardino, dove si è tenuta una prima apprezzata, gustosa e gustata offerta anche al pubblico “comune” (dove qui si intende senza accrediti) grazie a coupon gratuiti messi a disposizione dalla Biennale con scelta azzeccata.
L’estate addosso è un bel film, la canzone è orecchiabile, e la gente in pieno entusiasmo batteva le mani ritmicamente festeggiando regista e cast sulle note della melodia.
Quando all’improvviso spunta Brugnaro. Aspetta qualche istante, discreto, e poi si unisce al gruppo dei vincenti. Qualcuno dice non erano i suoi spazi, che non era il suo momento.
Noi pensiamo che, come primo rappresentante della città di Venezia è giusto che abbia fatto, in qualche modo, gli onori di casa, complimentandosi con Muccino per il film, perché la Mostra del Cinema è legata indissolubilmente alla città di Venezia. Troppo spesso qualcuno (troppi) vorrebbe considerarla solo una kermesse di pochi giorni slegata dal contesto che solo fortuitamente si appoggia a Lido.
Tra l’altro, abbiamo ben presente che proprio Brugnaro è riuscito nell’impresa della copertura della buca dell’amianto (impresa nella quale avevano fallito in tanti, compreso un commissario straordinario) che per anni e anni si è affacciata vergognosamente al pubblico della Mostra del Cinema. Al posto di quella buca con i sacchi bianchi contenenti materiali nocivi trasportabili dal vento sotto forma di particelle, ora c’è una splendida “Sala Giardino”, dove l’altra sera la gente si è divertita ed ha festeggiato Muccino.
E’ giusto dire le cose storte, ma ogni tanto ricordare quelle dritte fa bene.
[Il video qui sotto]
Paolo Pradolin | 02/09/2016 | (Photo La voce di Venezia) | [cod mostraci]
I benpensanti con la puzza sl naso, “quei che no ghe va mai ben gnente”, i radical-chic insomma, gente spesso col portafoglio grosso e cuore rosseggiante, tutta kultura… gireranno la testa dall’altra parte, schifati. Pieno di slogan e di pregiudizi non comprendono come le cose possano essere fatte da uno normale ” non dei loro”…