Taglio dei vitalizi a 8 ex senatori e 10 ex deputati condannati, l’hanno finalmente deciso i presidenti delle Camere.
Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri i primi tra i senatori, mentre Francesco De Lorenzo, Giulio Di Donato e Pietro Longo, tra i deputati.
La decisione è stata annunciata dagli uffici di presidenza di Camera e Senato che hanno applicato le delibere, che prevedono lo stop ai vitalizi per coloro che hanno una condanna superiore ai due anni per reati gravi (mafia, corruzione, terrorismo, peculato, concussione ma non l’abuso d’ufficio).
Gli ex parlamentari, molti inclusi nell’inchiesta Tangentopoli, percepivano (al passato ormai) tra i 2mila euro di Cito e gli 8mila euro di Berlusconi.
I deputati a non percepire più il vitalizio saranno: Massimo Abbatangelo (ex Msi), Giancarlo Cito (ex sindaco di Taranto, ex Msi, oggi in Fi), Robinio Costi (ex Psdi); Massimo De Carolis (ex Dc); Francesco De Lorenzo (ex ministro della Sanità, ex Pli); Giulio Di Donato (ex Psi); Pietro Longo (ex Psdi); Raffaele Mastrantuono (ex Psi); Gianstefano Milani (ex Psi) e Gianmario Pellizzari (ex Dc).
Ai Cinque Stelle ciò comunque non basta, visto che hanno giudicato questa decisione inadeguata.
Il vicepresidente della Camera, il grillino Luigi Di Maio ha commentato: «Su 1.543 ex deputati che stanno percependo ingiustamente un vitalizio, anche oltre i 3.000 euro al mese, solo 10 avranno il vitalizio sospeso».
La proposta di Di Maio sarebbe quella di abolire a tutti gli ex parlamentari i vitalizi, mentre il democratico Matteo Richetti ha lanciato la proposta di abolire i vitalizi degli eletti ed estendere ai parlamentari e ai consiglieri regionali.
Redazione
11/07/2015
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