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Venezia, troppi alloggi offerti in “nero” ai turisti. La denuncia di Ava

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#Veneziamiofuturo, all'Ateneo Veneto si presentano proposte

Affari d’oro, spesso evasione fiscale, per chi affitta abitazioni, stanze, in nero. Una volta scoperchiato il vaso di Pandora, Ava e Federalberghi (associazioni ) hanno preso atto che nel 2016 sono stati oltre 5000 gli alloggi turistici proposti, l’equivalente di inserzioni che promuovono la “loro” ospitalità a prezzi concorrenziali, con dubbio pagamento dell’imposta di soggiorno e delle tasse relative.

Il dato dell’aumento del 32% rispetto Ottobre dello scorso anno, fa capire che la sovrabbondanza di opzioni proposte al turista, rivela un antagonismo sleale nei confronti di chi affitta rispettando le regole. Ne è convinto Vittorio Bonacini, che nel denunciare la situazione, stigmatizza questo comportamento, che oltre a danneggiare gli albergatori, mette in crisi attività e posti di lavoro, non tutela gli ospiti e non ultima, la preoccupazione di accogliere in città persone non registrate quindi indenni da qualsiasi controllo.

Malumore quindi fra le Aziende turistiche che si sentono scavalcate da questo fenomeno, al quale vorrebbero porre rimedio, attraverso un dispositivo disciplinare a cui tutti devono poter far riferimento, nel segno della legalità e della trasparenza. Ciò che il presidente disapprova, con Claudio Scarpa, direttore di Ava, è questa clandestinità di strutture abusive, che sovrastano e mettono ai margini le attività tradizionali, non criticano tanto la possibilità di offerte di affittanza differenti o alternative, ma tutto deve svolgersi alla luce del giorno e nel rispetto dei canoni di legge previsti.

Questo fenomeno dell’abusivismo sembra riguardare anche altre città italiane e straniere importanti, da Roma a Parigi, da New York a Barcellona, anch’esse dentro questa problematica che sembra sfuggire di mano alle istituzioni creando un vero e proprio conflitto di senso e di interessi tra i diversi soggetti, molti dei quali invisibili e irraggiungibili.

Sarà importante in futuro definire l’identità degli inserzionisti, come il portale Airbnb, che sponsorizza le offerte, anche per brevi periodi, basti dire che le attività ufficialmente autorizzate censite dall’Istat, dal 2009 ad oggi, sono cresciute di 100.000 unità, ma è proprio nel gioco della provvisorietà e dei tempi limitati che si muovono “in libertà” gli sponsor del sommerso. Ava e Federalberghi contano su controlli e multe dissuasive a questa violazione.

Andreina Corso

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  1. Ci sono tanti modi per fare nero,per esempio vendere le stanze ai tour operator a prezzi ridicoli,il che significa che il Cliente individuale paga la stanza 100 € per essere in un 5 stelle,mentre il buzzurro nello stesso albergo con un gruppo organizzato paga una cipa di m……poi a fine anno si va a fare i conti dove trova sede il tour operator.E li non c’è il grande fratello fisco.Si chiede la luce dell sole ma loro spengono le luci.

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