Venezia e la sua provincia questa mattina si sono svegliate completamente bianche. Un bel colpo d’occhio le spiagge innevate di Jesolo, o Piazza San Marco coperta di fiocchi di neve. Una fitta nevicata, quella di ieri pomeriggio, iniziata verso le 17.
In pochi minuti laguna e terraferma sono state ricoperte di bianco con numerosi disagi: in centro storico si rischiava di scivolare per strada e soprattutto sui ponti e sulle passerelle della Venice Maraton. In terraferma si sono viste code e rallentamenti, con automobilisti in difficoltà a causa del ghiaccio sull’asfalto. La zona dell’ospedale dell’Angelo è stata tra le più critiche
a causa dei sottopassi e sovrappassi.
La società che gestisce i mezzi pubblici veneziani, Actv, ha avvisato gli utenti sulla possibilità di ritardi a causa della neve. Sulle strade di maggior affluenza sono subito entrati in funzione i mezzi spargisale e in centro storico gli operatori hanno iniziato a liberare le strade principali con le pale e cospargendo di sale ponti e calli di maggiore affluenza.
Rischio scivoloni a parte, a Venezia centro storico turisti e residenti sono rimasti incantati dalla magia della laguna innevata: verso sera in Piazza San Marco si sono viste le palle di neve lanciate dai bambini e qualche pupazzo bianco realizzato da coppiette innamorate.
L’Arpav ha previsto il rischio di nuove nevicate e la Centrale operativa della Polizia municipale di Venezia ieri ha comunicato che tra ieri notte e stamani sono previste diffuse gelate con conseguente probabile formazione di lastre di ghiaccio.
«Si consiglia quindi massima attenzione negli spostamenti non solo quando si utilizzano i mezzi, ma anche quando ci si muove a piedi. I mezzi spargisale continueranno a operare solo nelle arterie principali della città». «Esercenti di negozi, proprietari e inquilini di case e condomini, sono tenuti, come previsto dal regolamento di Polizia Urbana (art. 20), a sgomberare dalla neve o dal ghiaccio i marciapiedi antistanti gli immobili di rispettiva competenza. È inoltre vietato depositare o scaricare neve/ghiaccio e gettare o spargere acqua che possa gelare sul suolo pubblico».