Già è sinistro il nome, così poco veneziano e così difficile da pronunciare. Figuriamoci da digerire, se a rischio gli ambulanti intravvedono lo spettro della perdita del posto di lavoro. Sì perché la direttiva Bolkestein già dal del prossimo anno bandirà la gara europea, alla scadenza di tutte le concessioni, che appunto arriverà a Gennaio 2017.
E’ un’imposizione pesante, ma nel frattempo il Comune di Venezia pensa ad un riordino del settore, ad una eventuale scrematura o riorganizzazione dei banchi, dei mercati, di tutto quel mondo che si muove attraverso il commercio “in mobilità”.
In ragione di 1800 licenze da difendere fra Venezia (500) e Mestre e litorale, la lente d’ingrandimento si fissa su San Leonardo, Rialto, San Geremia, e altre zone, a Mestre Piazza Ferretto, Via Poerio, dove, a parere della Soprintendenza, il numero delle postazioni è generalmente troppo elevato.
Non ha mancato di esprimere disappunto e preoccupazione la categoria, che ricorda come la Gara europea possa mettere in crisi il lavoro per tante famiglie e non hanno certo nessuna intenzione di stare a guardare o di subire: stanno organizzando una grande manifestazione a Roma per chiedere al Governo di rispondere in merito e di essere tutelati.
Tiziano Scandagliato, coordinatore provinciale dell’Associazione Nazionale Venditori Ambulanti, si augura che presto il Governo possa informare sulle modalità della direttiva con quel nome indicibile e che controlli il carattere, la correttezza e l’applicazione della messa a gara del Bando.
Di parola in parola, di messaggio in messaggio e i post su Facebook, cresce la protesta di una categoria che non si dà per vinta.
Redazione
14/04/2016
(cod ambuve)