Venezia. Oggi il sindaco, Luigi Brugnaro, si è espresso in merito alle aspettative sul Mose e le speranze non sarebbero rosee, quantomeno in senso risolutivo: “Non solo Mose ma altro per difesa città”.
“Non c’è solo il Mose. Dobbiamo completare i marginamenti anche nelle zone dove la gente abita. Ci sono aree di Venezia che si allagano ogni anno, non solo durante gli eventi eccezionali. Lo dirò martedì al Comitatone. Una signora ha cambiato 4 lavatrici in 4 anni perché finita sott’acqua”.
Brugnaro si è espresso così attraverso una serie di messaggi via Twitter dopo l’ennesima acqua alta eccezionale di domenica, che, di fatto, senza citarli, ripropone i lavori avviati dalla municipalizzata, poi chiusa, Insula, che aveva effettuato lavori anti acqua alta prima che i fondi venissero dirottati al Mose e quindi alle barriere alle bocche di porto.
“Domani illustreremo alle associazioni di categoria e sindacali le procedure concordate per i rimborsi dei danni e sistema controlli della Guardia di finanza – annuncia Brugnaro -. Inizieremo subito a formare operatori e dal 2 dicembre apriremo anche i nostri sportelli per presentare le domande telematiche”.
Brugnaro, oggi, ha voluto vedere di persona la situazione anche alla Zattere e alle Giudecca. “Abbiamo fatto intervenire i Vigili del fuoco per una emergenza – ha rilevato -. Il protocollo operativo funziona in tutta la città. Ringrazio tutto il personale e i volontari che so con me da questa mattina all’alba. In giornata con il defluire della marea “il ponte votivo della Madonna della Salute è stato aperto”.