Venezia soffre l’attacco dell’acqua alta, ma chi ci è venuto in vacanza affronta evidentemente con spirito completamente diverso le avversità meteo, purtroppo spesso confermando che la natura di città di mare toglie qualsiasi senso di dignità alle persone.
“Prontoo! Siamo a Venezia… sì c’è l’acqua alta… c’è acqua dappertutto … pare di stare al mare…”.
Pare di stare al mare?
D’accordo, il visitatore non è tenuto a condividere il disagio e i problemi che portano l’allagamento della città, delle case basse, dei negozi, ma un minimo di cultura sul posto che si va a visitare dovrebbe essere obbligatorio per un comportamento consapevole e adeguato, se non rispettoso. Almeno in un periodo come questo.
No signora, farsi in mutandine per non bagnare la gonna non si può vedere. Ci vuole dignità, anche in viaggio. Anche in una città di mare.
Se proprio deve attraversare la Piazza allagata per raggiungere le Procuratie con il figlioletto, dovrà aspettare che l’acqua scenda se gli stivali non bastano.
Il suo comportamento fa il paio con chi d’estate cammina a torso nudo o addirittura in costume, come se la città fosse tutta una grande spiaggia.
Ma non è tutto un ‘chissenefrega’.
(per approfondire: turisti maleducati a Venezia)