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Venezia 76. : eccoli i divi di Hollywood alla Mostra del Cinema

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Venezia 76. : eccoli i divi di Hollywood alla Mostra del Cinema

Mostra del Cinema, Lido di Venezia: è inutile che ce la raccontiamo, la gente vuole i Vip. I “belli”, quelli da studiare per cercare modelli a cui ispirarsi, quelli che quando sorridono fanno luce, quelli che fanno sospirare e innamorare. E in fondo anche i cinefili, gli accreditati snob, gli intellettualcolti, ne parlano ignorandoli per avvicinarsi a loro.

Ieri, giovedì 29 agosto, era giornata di film splendidi, di conferenze stampa didattiche, di (ri)avvicinamento a Pedro Almodovar, ma i nomi che serpeggiavano erano sempre gli stessi due.

Brad Pitt e Scarlett Johannson, tutti volevano vederli e – possibilmente – avvicinarli. Accampati per ore con il caldo umido del Lido sin dalle prime ore del pomeriggio e poi fino a sera ma per loro, i fan, ne valeva la pena.

Il red carpet del secondo giorno della Mostra del cinema di Venezia era di quelli memorabili con i due superdivi hollywoodiani Brad Pitt e Scarlett Johansson.

Non solo: sul tappeto rosso c’è stata anche un’invasione di miss, le 80 finaliste di Miss Italia, una delle quali sarà incoronata il 6 settembre nella finale di Jesolo. Per il concorso si è visto The Perfect Candidate della (prima) regista saudita Haifaa Al-Mansour: è il suo secondo film, dopo Una Bicicletta Verde visto proprio qui a Venezia nel 2012.

Sorridente e divertito Brad Pitt, astronauta protagonista di Ad Astra di James Gray, nonostante fotografi appollaiati e domande sul suo essere sexy o sui suoi muscoli scolpiti (ha ammesso di fare pesi ogni weekend) riesce sempre ad essere disinvolto e rilassato.

Anche quando un gruppo di ragazzine che lo inseguiva, appena sbarcato all’Excelsior, ha mandato in frantumi una vetrina. Fortunatamente senza conseguenze.

“Questo – ha detto – probabilmente è stato il lavoro più difficile della mia vita, un film delicato, una vera e propria sfida. Raccontare una storia tra padre e figlio riuscendo a mantenere il giusto equilibrio in maniera sottile e delicata non è stato facile”.

E Ad Astra è forse anche il film in cui Pitt deve mostrare quella fragilità lontana dai modelli maschili che ha più volte rappresentato, ma che ha forse scoperto dentro di sé dopo la rottura con Angelina Jolie.

Ha pescato nella sua esperienza, anche dolorosa, Scarlett Johansson che con Adam Driver è protagonista di Marriage Story di Noah Baumbach (dal 6 dicembre su Netflix e prima in sala), terzo film passato in concorso nella seconda giornata di Venezia, storia della separazione tra un regista off di Broadway e un’attrice californiana di serie tv, con un figlio di otto anni.

“A volte un film è un segno del destino – ha detto l’attrice più pagata del mondo (secondo Forbes, 56 milioni di dollari) – volevo lavorare con Baumbach e non sapevo il tema del progetto e quando me lo ha proposto è stato davvero un po’ uno shock, mi stavo separando (dal secondo marito Romain Dauriac dopo Ryan Reynolds, ndr) e lui non lo sapeva”.

“Ho accettato il ruolo di Nicole e ho messo tutta me stessa ben più che nei film precedenti. Senza rendere pubblico il mio privato – ha proseguito – la mia Nicole cerca semplicemente di essere riconosciuta come persona, non più definita dal matrimonio ma come identità”.

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