La Centrale operativa della Polizia municipale ha reso noto che, questa mattina, circa 35 quintali di merce sequestrata durante l’attività di contrasto del commercio ambulante abusivo, sono stati portati all’inceneritore di San Donà di Piave per essere distrutti.
Si tratta di merce di vario genere, tra cui borse, borsoni e cinture, oggetto di confisca amministrativa oppure sottoposti a sequestro penale perché contraffatti e di cui la magistratura ha disposto la confisca e la distruzione.
Nello specifico sono 938 gli oggetti sequestrati nel 2012 per esercizio abusivo dell’attività di commercio su area pubblica e circa 50 i pezzi di merce contraffatta sequestrata nell’estate 2014. La merce è stata trasportata con mezzi Veritas dal magazzino di Piazzale Roma all’inceneritore di San Donà di Piave, dove sarà distrutta.
Redazione
Poveracci? Questi poveracci si portano a casa 100-150 euro al giorno esentasse, e si distribuiscono i plateatici sul territorio in modo efficente e sistematico alla faccia di chi lavora sul serio e paga tutte le tasse……. Possibile che ci sia ancora qualche boccalone che crede alle fiabe buoniste?
Che senso ha distruggere cose, abiti, oggetti che potevano essere dati a chi ne ha bisogno?
Esiste la legge che sancisce tutto questo?
E’ una legge sbagliata. Il Parlamento dovrebbe porre rimedio.
Inoltre a cosa serve sequestrare ciò che permette di vivere? E’ merce abusiva? E’ una buona ragione per distruggerla e distruggere anche chi sopravvive vendendola?
C’è il racket? Lo si individui e si arrestino i responsabili, non è bello gettare nella disperazione le vittime.
Proviamo ad immaginare cosa può mettersi a fare un uomo che si trova senza niente…
Interessa poco? E’ evidente.
Cosa rimarrà? tanta cenere (inquinante) e più persone che dovranno … arrangiarsi?
Ma in fondo chi li vede questi poveracci, è perfino Natale!
Distruggerli costa niente, eppoi a chi dovrebbe interessare di loro?
andreina corso