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Vaporetto rosa, a Venezia prevenzione in laguna

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Vaporetto rosa, a Venezia prevenzione in laguna

Al via dall’1 ottobre il progetto “Vaporetto rosa”: informazioni e visite senologiche in laguna per prevenire il tumore al seno.

Un vaporetto in rosa, per sottolineare sempre di più l’importanza della prevenzione in ambito sanitario e offrire davvero a tutti l’opportunità di sottoporsi a screening che possono salvare la vita.

L’originale iniziativa, promossa dal Comune di Venezia in collaborazione con Ulss 3 Serenissima, Alilaguna, Lilt Venezia e Avapo, sezioni di Venezia e Mestre, è stata presentata questa mattina a Ca’ Farsetti.

“La prima delle iniziative di ‘Ottobre rosa’ – ha esordito Damiano – interesserà tutto il territorio comunale, centro storico, isole e terraferma. Un progetto innovativo e originale, nato da un’idea di Rachele Sacco e reso possibile dal lavoro di squadra di più realtà che hanno collaborato insieme per realizzarlo, per diffondere in modo ancora più capillare la cultura della prevenzione”.

Per tutto il mese di ottobre un battello Alilaguna, ricoperto con una pellicola rosa, colore simbolo della prevenzione del tumore al seno, girerà in laguna promuovendo il messaggio “Prevenzione è vita”. Cinque le tappe in programma per il Vaporetto rosa, tutte di lunedì: l’1 ottobre a San Zaccaria a Venezia (10-12.30 e 14.30-18.30), l’8 al Parco San Giuliano (10-12.30 e 14.30-18.30), il 15 alla Darsena di Marghera (10-12.30 e 14.30-18.30), il 22 a Burano (10-12.30) e Murano (14.30-18.30), il 29 al Lido (SME 10-12.30) e Pellestrina (14.30-18.30). Al mattino medici specializzati daranno informazioni sulla prevenzione e sulle attività di screening offerte dalla sanità pubblica del territorio veneziano, mentre nel primo pomeriggio, dalle 14.30 alle 16, sarà attivo uno spazio dedicato alle più giovani per insegnare loro l’importanza di monitorare i cambiamenti del proprio corpo e per spiegare la tecnica dell’autopalpazione. Dalle 16.30 alle 18.30 infine il dottor Papaccio, insieme al suo staff, effettuerà delle visite senologiche con il supporto di volontarie delle associazioni coinvolte nel progetto. Ad ogni tappa potranno essere visitate al massimo 25 donne. La prenotazione, obbligatoria, va fatta telefonando al 3357892876 (dottoressa Marzia Carniato), dalle ore 10 alle 17, dal lunedì al venerdì.

Alla presentazione erano presenti la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, la vicesindaco di Venezia, Luciana Colle, l’assessore al Turismo, Paola Mar e numerose consigliere comunali, oltre al responsabile Breast Unit dell’ospedale all’Angelo di Mestre, Guido Papaccio, il direttore e il responsabile del Servizio di Igiene e sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 3 Serenissima, rispettivamente Luca Sbrogiò e Vittorio Selle, Rachele Sacco, referente del progetto “Vaporetto in rosa” per Alilaguna e Marzia Carniato per Lilt, sezione provinciale di Venezia.

Il ringraziamento dell’assessore Mar è andato alla disponibilità dei vari soggetti a lavorare insieme, pubblico, privato e mondo dell’associazionismo: “Sono certa – ha evidenziato – che questo vaporetto susciterà interesse non solo tra i cittadini veneziani ma anche tra i turisti. Un progetto ad ampio raggio come questo, che coinvolge l’intero territorio comunale, farà da volano per un processo virtuoso di rilancio delle cose che funzionano in città”. Un appello alla responsabilità di ogni cittadino nel prendersi cura della propria salute è arrivato poi dalla vicesindaco Colle, che ha evidenziato i numerosi vantaggi della prevenzione a livello sociale, economico e familiare.

“Per dare risposte efficaci ai bisogni di salute dei cittadini – ha sottolineato Sbrogiò – è necessario continuare a lavorare in sinergia. Ben vengano dunque iniziative come questa che permettono di informare e sottoporre a screening anche le donne che abitano nelle aree che attualmente rispondono meno agli appelli di prevenzione”. Sull’importanza di fare informazione anche su questioni più specifiche, come quella della familiarità, si è soffermato il dottor Papaccio. “In caso di donne più a rischio è opportuno anticipare l’età di inizio degli screening periodici. Se dalla visita senologica emergono dubbi diagnostici saranno avviati percorsi di approfondimento radiologico”. “In ambito oncologico – ha poi concluso Selle – bisogna mantenere sempre alta la guardia. Confidiamo che anche grazie a questa iniziativa si inneschino percorsi virtuosi di prevenzione sempre più diffusi”.

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