A Verona apre l’asilo per adulti. La notizia prevarica le cronache del giorno saltandole con l’asta dell’incredulità. Invece è vero, ne parla, tra gli altri, il Corriere del Veneto oggi in edicola: quarantenni che si travestono da bebè e si fanno coccolare dalle maestre. Una regressione allo stato di neonato-bambino della quale, evidentemente, gli uomini hanno bisogno dato che la struttura avrebbe già registrato il tutto esaurito.
Povero “sesso forte” : perso l’attaccamento materno, con fidanzate e mogli sempre meno disposte ad accudire il bambino-compagno mentre si spendono per lavoro, casa, figli (veri), forse carriera e stili da manager, cosa resta a loro? Ecco quindi l’idea: pagare per avere chi ti coccola, ti lava, ti imbocca e – se serve – ti cambia il pannolino-one.
Chi è la clientela di questo tipo di servizio? Il giornale racconta che partecipano insospettabili imprenditori, ma anche operai e impiegati, che lo descrivono come un evento «liberatorio» che permette di scrollarsi di dosso tutto lo stress della quotidianità: nessuna decisione da prendere o scadenze da rispettare, nessuno che si aspetti qualcosa. La mente sgombra e torna ad emergere il bambino. Letteralmente.
L’Adult Baby Nursery aprirà il 19 marzo a Verona, e se l’iniziativa avrà successo si può già scommettere su altre aperture.
L’asilo nido per adulti ha un indirizzo segreto (il luogo viene rivelato solo all’ultimo momento) e dei servizi offerti si sa poco, anche se se ne sono occupate anche «Le Iene» televisive riprendendo una struttura analoga a Roma con una telecamera nascosta. Uomini adulti con pigiamini e pannoloni, si rilassano giocando con «gli amichetti» o colorando quaderni in una stanza del tutto identica a un qualunque asilo d’infanzia. Le maestre leggono fiabe, li coccolano e per merenda distribuiscono omogenizzati.
E quando “scappa”? Ce la si fa addosso. Poi, a cambiare il pannolone – dopo averli stesi su un maxi-fasciatoio per pulirli con salviettine e borotalco profumato -, ci penseranno le maestre.
L’articolo e i gestori raccomandano di non pensare male: non si tratta di una perversione. Tanto che alle richieste di iscrizione viene risposto con una raccomandazione: «Se il tuo desiderio di venire all’asilo è di tipo sessuale ci dispiace ma non accetteremo la tua richiesta».
Paolo Pradolin
(foto di repertorio)
Non mi meraviglia affatto…ho sempre pensato che fosse il sogno segretissimo di ogni uomo!! Tempo ci è voluto e qualche ‘matto’ (che matto non lo è affatto!!) lo ha realizzato…
Hai visto mai che non si sia trovata la via per un mondo più felice ??!!!!