Dopo il suicidio dell’operaio edile di Lugugnana di Portogruaro (Ve), a togliersi la vita domenica sera è stata una donna di 59 anni, residente a Fontaniva (Pd) e socia di una ditta di trasporti. L’hanno trovata impiccata i parenti, nell’abitazione vicina alla ditta, dove viveva con l’anziano padre.
Il perché del terribile gesto è da ricercarsi sempre nell’attività lavorativa e negli affari economici della vittima. «Scusatemi tutti, ma non ce la faccio più – ha lasciato scritto l’imprenditrice in un biglietto trovato sul tavolo della cucina – l’anno scorso è stato già difficile andare avanti con l’azienda, quest’anno poi la situazione è ancora più nera, non riesco più a continuare».
Così ha annunciato S.V., che avrebbe compiuto 60 anni il prossimo 4 aprile, prima di togliersi la vita. Lei e il fratello, socio della ditta, avevano sperato, ma la ripresa tanto agognata non è arrivata e la donna non ha più resistito.
A trovare il corpo della 59enne è stato il cognato, che ha chiamato subito il 118 nella speranza di poter strappare la donna alla morte, ma inutilmente. Sul posto poi, sono arrivati anche i Carabinieri, per le indagini del caso.
La donna era la contabile di una ditta di Autotrasporti (specializzata in trasporti eccezionali di prefabbricati), lei e il fratello erano soci e con loro lavoravano altri tre dipendenti. Con la crisi della realizzazione dei prefabbricati, anche l’azienda della donna ne aveva risentito.
«Non sono mai venuti a chiedere aiuto in Comune – ha dichiarato amaro il sindaco di Fontaniva, Lorenzo Piotto – non resta che constatare che da tempo la politica ha abbandonato questo territorio».
Sara Prian
17/03/2015
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