Turisti che arrivano in bicicletta fino a Venezia e poi se la portano dietro per calli e campielli (quando non ci corrono proprio) ce ne sono sempre di più, ed ora è arrivata la prima multa.
Concilia? Contravvenzione da 50 euro comminata dai vigili urbani ad un turista americano di 26 anni. Il giovane si è difeso dicendo che non era a conoscenza del divieto di pedalare nell’area marciana (è
tollerato solo portare a mano le biciclette) ma l’ignoranza non è ammessa e la polizia locale ha fatto il suo lavoro.
Venezia sta vivendo l’inizio di primavera con la curiosa matrice dei ciclisti, soprattutto in Piazza San Marco. In città si deve soprattutto camminare, come nei vecchi paesetti di provincia quando nel passato non c’erano i mezzi per arrivare da una distanza all’altra, così in molti l’idea nasce spontanea per risparmare fatica.
E’ difficile peraltro per le forze dell’ordine essere presenti proprio nel momento in cui i ciclisti sono in sella per dissuadere a forza di sanzioni i ciclisti in ‘flagranza’.
E’ certo comunque che le numerose biciclette viste recentemente parcheggiate a lato dei caffè storici della piazza stanno a confermare che molti turisti scambiano uno dei luoghi più belli e delicati del mondo per una pista ciclabile e che la voce si sta spargendo se ogni uno che ha vissuto questa ‘avventura’ la racconta poi ad altri come ‘fattibile’, magari scrivendola nel suo blog di viaggi.
Laura Beggiora
09/04/2016
(cod venebi)