Un caso di tubercolosi a Verona.
Ad una donna romena è stata diagnosticata una tubercolosi polmonare bacillifera.
La malattia è stata diagnosticata a Verona, mentre la donna faceva assistenza alla figlia nata prematura, e ricoverata nel reparto di terapia intensiva neonatale al policlinico.
La neomamma romena è stata immediatamente ricoverata nel reparto di malattie infettive ed è scattato il piano di sicurezza – previsto dalle linee guida del Ministero della salute – per monitorare prima i piccoli ricoverati e quindi i familiari (in tutto 80 persone) che possono avere avuto contatti con la paziente affetta da Tbc.
“In queste ore – ha spiegato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, Francesco Cobello – il personale medico sta contattando i nuclei familiari interessati per una visita infettiviologica, raccolta di anamnesi ed esecuzione di esame obiettivo”.
“Non c’è assolutamente nessun allarme – ha aggiunto -, intanto è scattata la profilassi per circa una ventina di neonati, mentre tra i genitori saranno chiamati solo quelli che dovranno essere sottoposti a controllo. Nessuno deve rivolgersi spontaneamente alle nostre strutture”.
Laura Beggiora
14/03/2015
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