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I nodi ci sono sempre. Tutto è cominciato sabato notte quando si sono registrati disordini alla stazione a causa del grande deflusso di persone al rientro dal Carnevale.
L'ultimo treno in orario è stato letteralmente preso d'assalto da tutti quanti temevano di non riuscire a fare ritorno a casa, ed era successo il finimondo: bottiglie lanciate contro il treno, persone stese sui binari per impedirne la partenza, intervento della Polizia Ferroviaria, intervento della Prefettura, ecc. |
Ed ecco che arrivano al pettine: male ha fatto Trenitalia a comunicare con una settimana di anticipo che non ci sarebbero stati treni straordinari perchè il Comune non li ha richiesti?
Ma se ci ha pensato la compagnia ferroviaria per preservarsi l'immagine, come mai i disagi non sono stati considerati da organizzatori e ammistratori? Il sindaco Cacciari affida alla Nuova il suo pensiero: "I treni speciali che il Comue richiede ci sono in eventi come il Redentore e Capodanno, ovvero quando necessari perchè in partenza dopo mezzanotte, orario scoperto dalle ferrovie. Per il Carnevale la situazione è diversa: qua si parla di garantire un servizio nella giornata, quindi la colpa è tutta di Trenitalia". Trenitalia ha risposto diffondendo una nota: "Non è vero che Trenitalia deve prevedere e organizzare. Le leggi sui servizi ferroviari regionali dicono che i servizi aggiuntivi o straordinari devono essere richiesti e acquistati dagli organizzatori. Quest'anno, a differenza dei precedenti, il Comune di Venezia non ha ritenuto di dover acquistare treni speciali per Carnevale nonostante le proposte di Trenitalia. E' bene ricordare, visto che è Carnevale, che i treni non li paga Pantalone, ma chi organizza gli eventi". A prescindere da errori ed omissioni, ci sentiamo di consigliare a tutti coloro che festeggieranno la chiusura del Carnevale e il martedì grasso in città di prevedere anche un "piano B" per il rientro, se sono giunti in treno. pp |