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Il tram di Venezia-Mestre rischia lungo stop: indagine ministeriale in corso

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Una lettera arriva sulla scrivania del Sindaco Luigi Brugnaro. E non è una buona nuova, anche se il suo arrivo era nell’aria. L’ha scritta il Ministero dei Trasporti e riguarda il nostro Tram di Venezia-Mestre, che continua a preoccupare i cittadini a causa di guasti, precarietà delle strumentazioni che anche negli ultimi tempi hanno provocato blocchi sul Ponte della Libertà, interrotto corse, provocando paura e molti disagi ai passeggeri.

L’ultimo episodio è stato particolarmente grave: a metà Ponte, dal tram in corsa, si è staccato un bullone che ha colpito una automobile e questo fatto, sommato a tutti gli altri, ha indotto l’Ustif – il Settore ministeriale che si occupa dei trasporti, a pretendere garanzie, pena la sospensione del sevizio nato per favorire la comunicazione Venezia – Mestre – Marghera, che è costato circa 210milioni di euro.

Il “serpentone rosso”, così lo chiamano affettuosamente i mestrini che hanno accettato di buon grado il tram, per l’agibilità dei percorsi e per la sua veste ecologica che ne ha caratterizzato la nascita, potrebbe ritornare al vaglio delle officine meccaniche e i tempi di verifica potrebbero essere molto lunghi.

Comprensibile la preoccupazione dell’Assessore comunale ai Trasporti Renato Boraso (che teme l’avvio della procedura per la revoca del nullaosta alla circolazione), dei vertici dell’Actv e della Giunta, che nel ricevere la lettera scritta in modo perentorio e minaccioso, costringe tutti i soggetti ad un ripensamento, all’accertamento della funzionalità di un mezzo che si è rivelato idoneo e funzionale ai bisogni della popolazione, ma che spesso ha destato perplessità a causa dei continui intoppi tecnico strutturali.

Non resta che rimediare e provvedere, analizzare il tram nei suoi punti critici e garantirne la sicurezza. Una serie d’incontri tra Sindaco, Actv e Pmv (Società che ha diretto la fabbricazione delle linee del tram), sono in essere e il Sindaco in particolare si sente tranquillo, afferma che la sicurezza è garantita, che i tecnici sono al lavoro e che è lo stesso Comune a ritenere di dover cambiare alcuni “pezzi”, ma di fermare il “serpentone rosso” non se ne parla.
Scriveremo e spiegheremo tutto al Ministero dei Trasporti – chiarisce il sindaco – e siamo disposti ad accettare consigli, ma noi procediamo in maniera responsabile e meticolosa e tutto sarà puntualmente riferito.

Nel contesto dei ragionamenti rivolti al domani, ritorna l’ipotesi di un’unica corsia destinata solo agli automobilisti sul Ponte della Libertà, per evitare intasamenti possibili e la previsione di un nuovo ponte parallelo a Marghera da destinare ai pedoni, alle biciclette e ai mezzi elettrici. Un controllo a tutto campo, quindi, nell’ambito del trasporto pubblico, che richiede continui aggiustamenti, sia rispetto i bisogni della cittadinanza, che per l’affluenza numerosa di quei turisti, che insieme ai veneziani fruiscono dei mezzi pubblici.

Andreina Corso

22/11/2016

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