Al Nord Est ieri a causa del perdurare delle condizioni del tempo sono stati sospesi i collegamenti ferroviari con Austria e Slovenia.
La situazione è rimasta critica nel Bellunese per le abbondanti nevicate: solo a Sappada sono rimaste senza corrente elettrica 8.500 utenze.
Nei centri del Cadore è intervenuto l’esercito al fianco dei volontari e dei pompieri, mentre a Cortina ci sono forti timori per la tenuta dei tetti delle case, coperti da oltre un metro di neve.
In Alto Adige invece chiusi tutti i passi dolomitici e nel Bergamasco circolazione vietata su tre provinciali (Valbondione, Vilminore di Scalve e Schilpario) a rischio valanghe.
Il Tevere è straripato in più punti, fra ponte Milvio e la zona di viale Marconi, e durante la notte è stato necessario aprire la diga di Corbara che ha provocato una piena controllata. Il maltempo e i suoi provvedimenti portano anche appresso polemiche: a Prima Porta, uno dei centri più colpiti dal maltempo, i sacchi di sabbia sono stati distribuiti ieri, 24 ore dopo l’alluvione.
La Regione Lazio ha chiesto lo stato di calamità naturale anche per i danni nel Frusinate. Il commissario prefettizio ha emanato un avviso nel quale si invitano gli abitanti di Isola Liri a trasferirsi ai piani alti degli edifici.
Il maltempo si sta spostando però verso sud, così ora l’allerta meteo preoccupa per pioggia dal Triveneto alla Sicilia.
Redazione
[02/02/2014]
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