Il 113 ha sventato una tentata truffa ai danni di una signora residente in via Longhi, a Mestre.
La donna aveva ricevuto una telefonata da parte di un soggetto che si spacciava per il dipendente del Tribunale: egli riferiva alla donna che il figlio aveva avuto un incidente e che era stato trattenuto in Tribunale e che sarebbe stato liberato solo dopo il pagamento di 4500 euro quale cauzione.
La donna ovviamente insospettita, veniva rassicurata dall’anonimo interlocutore a contattare il 112 per avere rassicurazioni in merito.
La donna effettivamente contattava il 112, ma dall’altro capo dell’apparecchio rispondeva un uomo con la stessa voce sentita poco prima, ovvero del supposto dipendente del Tribunale: la donna, impaurita, riattaccava.
In seguito la stessa contattava il figlio, che negava qualsiasi coinvolgimento in incidenti.
Poco dopo, come predetto dal finto dipendente del Tribunale, un uomo suonava alla porta della signora, che impaurita chiamava subito una vicina che a sua volta faceva intervenire le volanti.
Gli Operatori sul posto non trovavano nessuno, ma notavano nella medesima via una cabina telefonica aperta e quindi verosimilmente utilizzata per compiere il tentativo di truffa.
Sono in corso opportune indagini per chiarire quanto accaduto e individuare il responsabile.