Fare le veci, rimpiazzare, sopperire.
Supplire è un verbo sostitutivo (con un po’ di ingerenza grammaticale), in quanto assolve a qualcosa di cui lui non è protagonista, ma appunto, supplente.
Gli può capitare di sentirsi risentito, anche in virtù della poca considerazione che gli si riserva (ingiustamente).
Finalmente dal prossimo Settembre molti insegnanti riceveranno la meritata cattedra, dopo anni di precarietà e incertezze.
Non tutto si può supplire facilmente, un amore, un ideale, una perdita, un’aspirazione vera.
Né una vita spesa male o errori irrimediabili.
Dentro di noi ci sono spazi insostituibili e sono quelli che appartengono alla sfera affettiva che teniamo stretti stretti alla ragione e al cuore. Non sono intercambiabili.
Andreina Corso
16/07/2015
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