Sedici studenti baresi hanno avvertito malori durante una gita d’istruzione a Venezia. Un virus intestinale o una intossicazione alimentale sarebbero, stando ai referti medici, le possibili cause dei malori su cui sono in corso accertamenti. Tredici di loro sono stati ricoverati in ospedale a Bologna.
Gli studenti colti da malori e malesseri sono ragazzi delle classi quarte e quinte dell’Istituto tecnico per geometri Euclide di Bari, partiti martedì sera da Bari per visitare la Biennale d’architettura di Venezia.
Il primo ragazzo si è sentito male a Venezia e nel giro di poche ore altri tredici studenti, dei 51 partiti per la gita accompagnati da quattro docenti, hanno avvertito gli stessi sintomi, vomito, diarrea e febbre, nel viaggio di ritorno da Venezia a Bologna, dove avevano la coincidenza per Bari. Sono stati ricoverati nei due diversi ospedali Maggiore e Sant’Orsola di Bologna. Due docenti sono rimasti con loro tutta la notte.
Sono stati dimessi stamane in discrete condizioni di salute. Rientreranno a Bari questa sera accompagnati dai due docenti in un vagone sterilizzato per evitare contagi. Gli altri sono invece già tornati stamattina in treno. Fra questi, altri due studenti sono stati soccorsi a Foggia e all’arrivo in stazione a Bari con i medesimi sintomi gastrointestinali.
La disavventura ha provocato la reazione piccata dei docenti della scuola di Bari, forse anche per la frettolosità con cui a Venezia si è tenuto ad escludere l’intossicazione alimentare.
“La scuola si riserva di approfondire eventuali responsabilità delle strutture ospitanti”. A dirlo è proprio la dirigente scolastica dell’istituto Euclide di Bari, Prudenza Maffei, a proposito dei disturbi gastrointestinali che hanno colpito 16 studenti durante una gita a Venezia.
Gli studenti hanno infatti soggiornato in un albergo a Mestre, dove facevano anche la colazione, e cenato in un ristorante a Venezia. Nel giro di poche ore, a partire da ieri mattina, in 16 hanno cominciato ad avvertire sintomi comuni (vomito, diarrea e febbre).
“Gli studenti, superata la fase acuta, – ha dichiarato la preside – sono stati dimessi e stanno facendo ritorno a casa”.
Laura Beggiora
20/11/2016