La drammatica situazione dei barconi di migranti che continua a a peggiorare ulteriormente ha convinto l’Unione Europea a muoversi. Annunciato per giovedì prossimo un summit straordinario a Bruxelles dei 28 capi di Stato e di governo sull’emergenza immigrazione nel Mediterraneo.
La Commissione europea ha presentato un piano di proposte in 10 punti contro il traffico degli esseri umani al Consiglio dei ministri degli Esteri a Lussemburgo, che è stato allargato d’urgenza ai responsabili degli Interni proprio per valutarlo in vista delle decisioni al massimo livello politico dei 28 leader europei.
La cancelliera tedesca Angela Merkel, spesso criticata per la sottovalutazione dell’emergenza immigrazione nel Mediterraneo, si è detta «scossa» per le centinaia di persone affogate e ha ammesso il dovere di «fare di più» per evitare il ripetersi di queste «tragedie».
Azioni specifiche potrebbero venire attuate nei luoghi di provenienza (dal Niger alla Libia) potenziando le locali delegazioni Ue. Il ministro degli Interni Angelino Alfano ha parlato di «decisioni importanti» da sottoporre al summit di giovedì.
Italia, Malta, Spagna, Grecia e Francia hanno fatto fronte comune. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il suo collega spagnolo José García-Margallo intendono coinvolgere il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Ma anche gli Stati del Nord Europa si sono espressi in linea con la cancelliera tedesca.
Anche dagli Stati Uniti è arrivata la disponibilità ad aiutare e a collaborare con l’Europa.
Mario Nascimbeni
21/04/2015
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