Mario Bozzoli sparisce come un fantasma. Saluta uno dei suoi operai e si allontana. Fuori è buio: i due vanno in direzioni opposte.
In due secondi ognuno sparisce dalla vista dell’altro, anche per via del cumulo di materiali ferrosi che si trova proprio in mezzo al padiglione produttivo della Bozzoli Srl.
È giovedì 8 ottobre, sono le 19.15.
Mario Bozzoli chiama sua moglie, Irene Zubani: «Sto uscendo adesso. Il tempo di cambiarmi e arrivo».
È l’ultima traccia rimasta di lui.
Pochi minuti dopo quella chiamata il cellulare che portava sempre in tasca non è più raggiungibile. Lui sparisce, letteralmente.
Un imprenditore cinquantenne non può sparire nel nulla, eppure l’uomo non si trova ormai da quattro giorni. La sua auto è ancora parcheggiata nel cortile dell’azienda. Nel suo ufficio sono ancora al loro posto i vestiti con i quali doveva cambiarsi, come aveva annunciato alla moglie. Nulla nei fotogrammi delle telecamere di sicurezza.
La giornata di ieri non ha portato risultati e si sono ufficialmente concluse le operazioni di ricerche all’interno e all’esterno dell’azienda a Marcheno della famiglia Bozzoli, dove l’imprenditore è stato
visto l’ultima volta. Terminate anche le ricerche nelle zone adiacenti la fonderia, dopo che per tre giorni la protezione civile ha cercato tracce nel fiume che attraversa il paese e nei boschi.
I vigili del fuoco hanno controllato senza fortuna l’interno dei capannoni. In azienda il ciclo produttivo non si è mai interrotto e la ditta non è stata posta sotto sequestro.
Questa mattina alle 12 è previsto un tavolo in Prefettura a Brescia per fare il punto della situazione.
Redazione
12/10/2015
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