Il piccolo Luca, 8 anni, è il bambino rimasto ferito insieme ad un altro e ad una maestra quando il soffitto crollato nella scuola di Ostuni ha provocato il caos nella classe. Il crollo ha riguardato un grandissimo pezzo di intonaco nella classe di seconda elementare del «Pessina» di Ostuni, nel Brindisino.
L’istituto è stato inaugurato qualche mese fa: quattro anni di chiusura per i lavori di ristrutturazione. Poi la riapertura il 7 gennaio e ieri il crollo del soffitto. La procura di Brindisi ha aperto un’inchiesta e ha disposto il sequestro dell’intero edificio e della documentazione sulla gara d’appalto per i lavori nell’istituto.
“Siamo allibiti”: è il commento di Patrizia, la madre del piccolo Luca. Accanto a lei il marito, Giovanni. Entrambi, dopo una mattinata trascorsa al pronto soccorso, hanno accompagnato il bimbo all’ospedale di Brindisi per gli altri accertamenti sanitari disposti. “Ci ha chiamato la scuola – racconta ancora la madre – e poi siamo corsi qui in ospedale. E’ stato uno spavento terribile”.
Il crollo di grossi pezzi d’intonaco è avvenuto intorno alle 11, nel mezzo di una lezione. Alcuni bambini sono stati colpiti alla testa, altri su mani e braccia. Luca e l’altro bambino sono stati trasportati subito nel corridoio in attesa dei soccorsi. Entrambi hanno riportato ferite alla testa e sul viso.
«Buona scuola di Renzi? Crolla intonaco in una scuola inaugurata 4 mesi fa, spero che qualcuno paghi!», ha subito scritto su Twitter, il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini. Su Twitter interviene anche Michele Bordo del Pd, presidente della Commissione per le politiche Ue della Camera: «Invece di insultare si indaghi su come sono stati fatti i lavori di ristrutturazione».
Mario Nascimbeni
14/08/2015
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