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Smantellata centrale dello spaccio, indagine partita da Murano

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Smantellata centrale spaccio indagine partita da Murano

La Polizia di Stato ha proceduto all’arresto di 12 persone in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere al termine di un’articolata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia.
Le misure restrittive, emesse dal GIP, sono a carico di cittadini albanesi e tunisini, già con precedenti di polizia anche in materia di stupefacenti, facenti parte di un sodalizio criminale operante nel territorio veneziano dediti ad una frenetica attività di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine ha preso l’avvio nell’estate del 2013 a seguito dell’individuazione di una fiorente attività di spaccio sull’isola di Murano ad opera di cittadini albanesi. Immediatamente, sono stati avviati i primi accertamenti e grazie all’ausilio di attività investigativa tradizionale (perquisizioni, sequestri, pedinanti, osservazioni, perquisizioni, identificazioni) e a dispositivi elettronici d’indagine (intercettazioni telefoniche, gps, videoriprese) si è appurato che lo spaccio, in realtà, non era concentrato esclusivamente sull’isola di Murano, ma anche nel centro storico lagunare, a Marghera e soprattutto a Mestre.

Dalle ricostruzioni poi effettuate dagli uffici di polizia è emerso il ruolo di vertice di cittadini di etnia albanese i quali acquistavano settimanalmente anche diversi chilogrammi di eroina nonché ingenti quantitativi di cocaina per importi di migliaia di euro.
Tali ingenti quantitativi venivano, poi, ceduti ad una fitta rete di spacciatori di etnia magrebina i quali distribuivano lo stupefacente nelle principali zone di Mestre, del centro storico di Venezia e di Marghera.
Gli svariati acquirenti della droga erano sia cittadini stranieri che cittadini italiani i quali erano disposti a sborsare 25 euro per una dose di eroina ed 80 euro per una dose di cocaina e ciò consentiva al sodalizio criminale di guadagnare migliaia di euro a settimana, essendo diversi i chilogrammi “trattati” dall’organizzazione.

Le cessioni ai consumatori finali avvenivano prevalentemente in parchi pubblici ma non mancavano consegne a domicilio.
Accanto agli arresti eseguiti in mattinata sono state eseguite altre quattro perquisizioni locali e domiciliari nei confronti di un cittadino albanese, già agli arresti domiciliari per spaccio di stupefacenti, e tre cittadini italiani.
All’esecuzione dei suddetti provvedimenti restrittivi hanno partecipato oltre 60 agenti della Polizia di Stato: investigatori della Squadra Mobile della Questura di Venezia, nonché personale dei Commissariati di Mestre, Marghera, San Marco, Volanti, della Polizia Scientifica e Reparto Prevenzione Crimine, così come, nella propria provincia, personale della Squadra Mobile di Padova ove erano presenti alcuni dei soggetti da arrestare.

All’operazione hanno concorso unità cinofile specializzate ed un equipaggio del X reparto Volo di Venezia.

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