“Situazione degli ospedali drammatica, anche tragica”. Le parole sono di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, che ha anche aggiunto: “Arrivano pazienti Covid già gravi e gli altri li curiamo male”.
“La situazione degli ospedali è drammatica più o meno in tutta Italia, in certi casi è addirittura tragica. Non riusciamo più a ricoverare i pazienti, quelli che arrivano in ospedale sono un’altra volta quelli gravi o gravissimi e molti devono restare a casa”.
Walter Ricciardi durante ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio Uno, non lascia spazi ad interpretazioni, specificando che “con la capacità di posti letto che abbiamo
riusciamo ad assorbire solo pazienti Covid mentre tutti gli altri con altre patologie non riusciamo a curarli o li curiamo male, quindi il sistema va al collasso”.
Le terapie intensive, ha proseguito Ricciardi, “non sono l’indicatore migliore in questo momento, perché fortunatamente riusciamo a intercettarli prima. Ma i posti letto normali che si stanno saturano”.
Le conseguenze le stiamo già “pagando ora, perché da febbraio abbiamo già annullato 1,3 milione di screening, e alcune di queste persone che non sono state controllate svilupperanno una patologia oncologica. E’ un prezzo altissimo quello che stiamo pagando”.
Altri, poi, i temi affrontati: “Io immagino un Natale prudente, in cui avremo la possibilità, specie nelle regioni messe meglio, di avere un po’ di mobilità. Ma sconsiglio cenoni affollati o incontri affollati, perché la circolazione del virus ci sarà ancora. Dovremmo fare
celebrazioni sobrie”. Walter Ricciardi sottolinea che “abbiamo davanti due mesi o tre molto duri: almeno novembre e dicembre, forse gennaio. Poi credo si possa migliorare, arriverà un vaccino, una terapia specifica e anche una stagione climaticamente migliore”.
“Con queste misure eviteremo un lockdown nazionale”, ha precisato, ma “dobbiamo prepararci a una lunga guerra di posizione. Se diciamo mezze verità e non ci approntiamo alla guerra con convinzione e uniti, paghiamo tutti quanti. E chi dice che le decisioni vengono prese sulla base di un’opinione politica e non sui numeri, è gente che divide il paese, invece che unirlo”.
(articolo: coronavirus/covid, situazione ospedali, 071120)