Sul bavero della giacca il simbolo della famiglia tradizionale, dove sono chiare le quattro figure: una mamma, un papà e due figli. I consiglieri tosiani Stefano Casali (capogruppo della Lista Tosi), Giovanna Negro (capogruppo di Veneto del Fare) e Maurizio Conte reagiscono alla coccarda arcobaleno dei consiglieri del Pd presentandosi in aula con il simbolo della famiglia naturale in bella vista, nei colori bianco e azzurro.
“Portiamo questo simbolo legato alla famiglia naturale in Consiglio regionale – spiegano Stefano Casali, Giovanna Negro e Maurizio Conte – per contrastare il bieco egoismo di chi vuole negare ai bambini il diritto di avere una mamma e un papà. Rappresentiamo quella gran parte degli italiani che vuole tutelare i minori, i bambini e la famiglia tradizionale nonostante vi sia una lobby che vuol far credere il contrario, privando egoisticamente i bambini dei loro diritti, quelli di avere una famiglia naturale. Renzi critica la Cei (Chiesa cattolica italiana), quando questa chiede verifiche e garanzie parlamentari sul voto al DDL Cirinnà ma permette spot di strumentalizzazione e propaganda (con i soldi pubblici) sul disegno di Legge a Sanremo”.
“Il Cirinnà – proseguono i tosiani – è istigazione all’utero in affitto, quindi abominio per l’umanità e una forma di prostituzione prolungata per nove mesi. Difendiamo la famiglia naturale e tradizionale e ci adopereremo per aiutarle, perché oggi l’istituzione della famiglia è gravemente a rischio”.
In foto: Stefano Casali (capogruppo della Lista Tosi), Giovanna Negro (capogruppo di Veneto del Fare)
14/02/2016