Ilaria e Sofia stanno tornando a casa dopo una passeggiata per le strade di Pegli. Sono le 12.30
e Sofia, tre anni, deve mangiare.
E’ un’ascensore a rovinare una giornata assolata di fine primavera, per la rottura del cavo che si spezza e fa precipitare mamma e figlia per una trentina di metri, dentro una cabina che si accartoccia per l’urto devastante contro il suolo.
La tragedia sfiorata si consuma in via Rizzo, sulle alture di Pegli. L’ascensore, che è di proprietà di un consorzio condominiale, collega una serie di condomini dal basso verso l’alto. Normalmente procede lento in senso obliquo, all’esterno della via costeggiata di alberi.
L’allarme per un guasto all’impianto scatta mezz’ora prima dell’incidente. I condomini chiamano l’assistenza che raccoglie la segnalazione e manda la squadra. Nessuno, però, stacca la corrente, segnala che l’ascensore ha problemi e non può essere usato.
Alle 12.30 Ilaria Porrata, 24 anni, dipendente del Grand Hotel Mediterranee, ignara, schiaccia il pulsante, gira la chiave e sale con il passeggino dove ha sistemato Sofia.
Mamma e figlia sono quasi arrivate in cima quando il cavo cede, si spezza come un filo sottile.
Ilaria e Sofia precipitano. “Ho visto l’ascensore che scendeva molto velocemente – racconterà subito dopo una testimone ai carabinieri che indagano insieme ai vigili del fuoco – e poi ho sentito un botto fortissimo”.
Nel mirino degli inquirenti c’è la manutenzione dell’impianto: era stata eseguita in tempo? I controlli erano stati regolari? Ma anche quella mezz’ora fatale è al vaglio degli investigatori: come mai nessuno ha interrotto le corse dell’ascensore nonostante ci fosse un guasto, perché non è stato messo un cartello o, semplicemente, non è stata interrotta la corrente? Forse, una semplice precauzione avrebbe evitato l’incidente.
La donna è ricoverata in prognosi riservata all’ospedale San Martino di Genova. Ha numerose fratture in diverse parti del corpo, una lesione a un polmone e alla milza. Nel pomeriggio è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico.
La piccola Sofia, invece, è fuori pericolo, ma tenuta in osservazione per precauzione all’ospedale pediatrico Gaslini. Ad attutire l’urto è stato il passeggino su cui era seduta e legata con le cinturine e l’abbraccio protettivo della sua mamma.
Laura Beggiora | 06/06/2016 | (Photo d’archive) | [cod ascege]