Inter torna alle ambizioni da grande squadra. Dopo il pareggio con la Juventus un altro importante tassello la spinge verso l’alto.
Shaqiri è arrivato a Milano: l’atteso centrocampista svizzero che dovrebbe far fare il salto di qualità all’armata Mancini è pronto e disponibile.
Shaqiri è arrivato a Milano ieri sera. Era atteso ed è stato accolto a Malpensa da 1.000 tifosi ed è rimasto favorevolmente impressionato per l’accoglienza. Oggi sosterrà le visite mediche. «Sono felice, amo questi tifosi, vorrei giocare già con il Genoa» sono le prime parole da nerazzurro dello svizzero.
Se Shaqiri è arrivato, significa che i tifosi interisti possono tirar un respiro di sollievo. Perchè?
Perchè l’arrivo di un giocatore così forte fisicamente (169 centimetri di altezza, fisico compatto, quadricipiti potenti) è destinato a dare consistenza da metà in poi alla squadra, sempre considerata un po’ “leggerina”. Poi perché consente al tecnico di avere il secondo attaccante esterno, dopo il prestito di Podolski, ma soprattutto perché conferma la volontà di investire da parte del club e di Thohir, dopo l’ingaggio di Mancini.
L’arrivo di Shaqiri non esaurisce la spinta positiva dell’entusiasmo nerazzurro, però: la società (e i tifosi) sono in attesa di sapere come si concluderanno le altre trattative che riguardano Diarra e Lucas Leiva.
L’accordo per Shaqiri prevede il prestito gratuito del giocatore fino a giugno; l’obbligo di riscatto a 15 milioni più due di bonus; 2,75 milioni all’anno al giocatore (contratto fino a giugno 2019).
L’arrivo di Shaqiri, inoltre, consente a Mancini di rinunciare a Osvaldo, messo fuori rosa dopo la sceneggiata di martedì a Torino. In realtà il litigio con Icardi sarebbe solo la punta dell’iceberg di una serie di episodi che il tecnico non ha gradito. Da ieri Osvaldo è ufficialmente in attesa della cessione.
Roberto Dal Maschio
[09/01/2015]
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