Prima dell’approvazione (26.11.2009) dell’attuale Regolamento comunale sul benessere animale era in vigore un’ordinanza (17.2.2006) – richiesta da noi a seguito di diverse segnalazioni – che vietava e sanzionava l’accattonaggio con gli animali qualora gli stessi fossero palesemente sfruttati a tal scopo e, ancor più, risultassero in cattive condizioni di salute e di cure e non ne fosse certificata la provenienza.
L’art. 3 del successivo suindicato Regolamento vieta tout court l’accattonaggio con gli animali (“E’ fatto divieto assoluto di utilizzare animali per la pratica dell’accattonaggio”) con relativa sanzione.
A seguito dei recenti provvedimenti presi dalla Polizia Municipale e dall’Ulss Veterinaria, abbiamo capito che il sequestro dell’animale non è temporaneo, finalizzato ai giusti vari accertamenti ma definitivo anche se l’animale risulta in ottimo stato di salute, ha tutte le certificazioni e il microchip in regola e dimostra attaccamento e affetto verso il suo detentore.
Cosi sarà anche nei due sequestri di questi ultimi giorni. Chi ha avuto modo di esser presente a quello effettuato davanti al supermercato Billa di Strada Nova, dove una persona di nazionalità ungherese chiedeva l’elemosina con il proprio cane, ci ha raccontato con amarezza e preoccupazione della grande angoscia e della disperazione sia del cane che dell’uomo.
Anche il cane che stazionava con il suo detentore, di nazionalità rumena sul ponte di Ruga Giuffa risultava in buone condizioni e non certo maltrattato. Una volontaria provvedeva a fornire coperte e scatolette.
Non conosciamo la situazione dei 4 precedenti sequestri. Ma riteniamo inaccettabile e disumano il fatto di non restituire l’animale qualora sia in buone condizione di salute e cura e tutto sia in regola. Non era questo è non è questo l’intendimento nostro ma senz’altro anche di altre associazioni e singoli, compresi (crediamo di poterlo affermare) i passati Assessori all’Ambiente.
Abbiamo avuto e abbiamo esempi molto toccanti, anche nel nostro territorio, di affetto e condivisione tra animali e esseri umani senza fissa dimora (e soprattutto in questo periodo di crisi economica molti ci si ritrovano), che obbligatoriamente devono portare con se’ il proprio animale.
Giustissimi i controlli ma non certo il sequestro a vita. Questo poi si traduce nella detenzione in gabbia e nel successivo passaggio in canile in attesa di adozione (che, se avverrà, significherà anche “portar via il posto” ai tantissimi altri li’ stazionanti per anni e anni). Non è questo il benessere animale! A fronte poi di diverse altre situazioni che non si riesce a contrastare.
Facciamo appello (e ci attiveremo in vari modi) al Commissario Zappalorto e alle altre istituzioni competenti affinché la norma venga modificata reprimendo solo quando è giusto farlo, senza spezzare vanamente quel profondo legame capace di instaurarsi tra un animale e un essere umano soprattutto quando questo vive in solitudine e in povertà.
Cristina Romieri, Gruppo Vegan Venezia
Antonella Pasquino, Aimali in città
19/11/2014