IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

giovedì 28 Marzo 2024
8.7 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGELETTERE AL GIORNALESequestro dei cani per l'elemosina diventa detenzione per gli animali
Questa notizia si trova quiLETTERE AL GIORNALESequestro dei cani per l'elemosina diventa detenzione per gli animali

Sequestro dei cani per l’elemosina diventa detenzione per gli animali

pubblicità

cane x l'elemosina sequestrato

Prima dell’approvazione (26.11.2009) dell’attuale Regolamento comunale sul benessere animale era in vigore un’ordinanza (17.2.2006) – richiesta da noi a seguito di diverse segnalazioni – che vietava e sanzionava l’accattonaggio con gli animali qualora gli stessi fossero palesemente sfruttati a tal scopo e, ancor più, risultassero in cattive condizioni di salute e di cure e non ne fosse certificata la provenienza.

L’art. 3 del successivo suindicato Regolamento vieta tout court l’accattonaggio con gli animali (“E’ fatto divieto assoluto di utilizzare animali per la pratica dell’accattonaggio”) con relativa sanzione.

A seguito dei recenti provvedimenti presi dalla Polizia Municipale e dall’Ulss Veterinaria, abbiamo capito che il sequestro dell’animale non è temporaneo, finalizzato ai giusti vari accertamenti ma definitivo anche se l’animale risulta in ottimo stato di salute, ha tutte le certificazioni e il microchip in regola e dimostra attaccamento e affetto verso il suo detentore.

Cosi sarà anche nei due sequestri di questi ultimi giorni. Chi ha avuto modo di esser presente a quello effettuato davanti al supermercato Billa di Strada Nova, dove una persona di nazionalità ungherese chiedeva l’elemosina con il proprio cane, ci ha raccontato con amarezza e preoccupazione della grande angoscia e della disperazione sia del cane che dell’uomo.

Anche il cane che stazionava con il suo detentore, di nazionalità rumena sul ponte di Ruga Giuffa risultava in buone condizioni e non certo maltrattato. Una volontaria provvedeva a fornire coperte e scatolette.

Non conosciamo la situazione dei 4 precedenti sequestri. Ma riteniamo inaccettabile e disumano il fatto di non restituire l’animale qualora sia in buone condizione di salute e cura e tutto sia in regola. Non era questo è non è questo l’intendimento nostro ma senz’altro anche di altre associazioni e singoli, compresi (crediamo di poterlo affermare) i passati Assessori all’Ambiente.

Abbiamo avuto e abbiamo esempi molto toccanti, anche nel nostro territorio, di affetto e condivisione tra animali e esseri umani senza fissa dimora (e soprattutto in questo periodo di crisi economica molti ci si ritrovano), che obbligatoriamente devono portare con se’ il proprio animale.

Giustissimi i controlli ma non certo il sequestro a vita. Questo poi si traduce nella detenzione in gabbia e nel successivo passaggio in canile in attesa di adozione (che, se avverrà, significherà anche “portar via il posto” ai tantissimi altri li’ stazionanti per anni e anni). Non è questo il benessere animale! A fronte poi di diverse altre situazioni che non si riesce a contrastare.

Facciamo appello (e ci attiveremo in vari modi) al Commissario Zappalorto e alle altre istituzioni competenti affinché la norma venga modificata reprimendo solo quando è giusto farlo, senza spezzare vanamente quel profondo legame capace di instaurarsi tra un animale e un essere umano soprattutto quando questo vive in solitudine e in povertà.

Cristina Romieri, Gruppo Vegan Venezia
Antonella Pasquino, Aimali in città

19/11/2014

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img