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Per seguire la mia stella – Chiara Matraini, una poetessa del Rinascimento

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Il romanzo scritto a due mani da Laura Bosio e Bruno Nacci, Per seguire la mia stella (Guanda Editore, pagg. 420, €18,00), tra Storia e invenzione, riporta in vita passioni e intrighi del Rinascimento italiano, ma soprattutto le vicende di una straordinaria figura femminile a lungo dimenticata: quella della poetessa Chiara Matraini.

Nata a Lucca nel 1515, orgogliosa e non domata, condannata a una vita controcorrente dal suo stesso essere donna e da un precoce talento poetico, Chiara, figlia di mercanti, non è né nobile né cortigiana, le sole condizioni che le permetterebbero un riconoscimento pubblico: il suo destino è diventare moglie e madre e vivere una vita in prigione tra le mura di un palazzo.

La donna, forte degli studi che i genitori le hanno consentito, decide di diventare una letterata, anzi, una poetessa, pubblicando con il suo nome un volume di Rime che ottiene molti consensi. Una scelta però, che paga duramente, senza smettere mai di lottare, per amore del figlio, della poesia e dell’uomo a cui si lega dopo la morte del marito, suscitando scandalo.

Seguire la propria natura, la propria inclinazione, la propria ”stella”: Chiara va controcorrente, sceglie le sue aspirazioni, l’amore vero e la propria volontà. É una figura forse poco conosciuta in quest’epoca, ma grazie a Laura Bosio e Bruno Nacci, si scopre una donna rinascimentale forte, antoconformista, un esempio per le donne di ieri e di oggi.

Attraverso il metodo della biografia romanzata, i due storici ed autori, tracciano una descrizione perfetta della donna, della madre, nonché della moglie ed amante letterata, qual’era. Per ”seguire la stella sua”, come scrive in una delle sue famose Rime, questa figura femminile moderna per la sua epoca, sfida le convenzioni, gli uomini e i potenti, decidendo di andare contro le leggi civili e il costume, ma vivendo appieno la sua esistenza.

Attorno a lei, un mondo in rapido cambiamento, tra la scoperta di terre fino ad allora sconosciute (Colombo ed altre scopritori), la finanza nascente, le inquietudini artistiche, le guerre di dominio e gli aspri conflitti religiosi (Martin Lutero e i calvinisti).

Con una scrittura nel complesso scorrevole, la Bosio e Nacci riescono appieno nell’intenzione di far riviver su carta, materiale tanto amato ed inciso dalla protagonista del romanzo, la sua vita. Per seguire la mia stella può essere considerato un romanzo storico a tutto gli effetti, con personaggi ben costruiti, un’ottima descrizione del contesto culturale, studiato e riproposto in piena regola e con un linguaggio funzionale ed elevato.

Da sottolineare le Rime sparse nel romanzo, anch’esse efficenti e ben inserite nel romanzo, così come gli ultimi capitoli, il terzo atto dell’esistenza di Chiara, un vero e proprio esame di coscienza della protagonista, arrivata all’ultimo stadio, ma nonostante i mille dubbi e domande, contenta di aver sfidato il proprio tempo ed aver vissuto appieno la sua esistenza.

Alice Bianco

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