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Scuola, Morosin: «L’autogoverno territoriale con l’emergenza Covid è ancora più necessario»

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le scuole riaprono no lunedì martedì

«La gestione della ripresa scolastica, nel pieno dell’emergenza Covid, è l’esempio più pratico della necessità di un autogoverno territoriale delle criticità. Non ha senso una standardizzazione e omologazione di tutte le situazioni». Riflette, l’avvocato Alessio Morosin del Partito dei Veneti, candidato capolista per il collegio provinciale di Venezia alle regionali, sul tema più dibattuto in queste ore: la scuola. «Ho sempre sostenuto, e ora a maggior ragione, che nulla cambia se non c’è la capacità di auto-riformarsi da parte dei territori».

«Questo è un paese che non ha mai fatto investimenti strutturali nella scuola e non mai risolto il nodo della programmazione degli organici, problema puntuale ad ogni ripartenza autunnale delle lezioni scolastiche – continua Morosin – . A tutto il resto adesso si aggiunge l’esigenza di assumere rapidamente decisioni e mettere in campo le azioni necessarie. Compiti e responsabilità che spettano all’autogoverno territoriale. Protocolli che valgono dalla Sicilia alla Valle D’Aosta, in questo contesto, sono impensabili. I casi sono diversi da Regione a Regione: le misure restrittive adottate per alcune, possono non essere adeguate per altre. Ma una visione diffusa di centralismo, che teme l’autodeterminazione dei popoli, tende ad annullare le diversità».

Morosin ne è convinto anche sul piano della gestione sanitaria dei contagi, scuole comprese: «I protocolli devono essere locali». E sui trasporti, dice il candidato capolista del Partito dei Veneti: «Per le scuole ci si avvalga di ingressi scaglionati, anche di un quarto d’ora, mezz’ora, mentre con l’uso della mascherina si può pensare di ridurre di un solo terzo la capienza dei mezzi pubblici e di quelli del trasporto scolastico. Ci vuole – conclude Morosin – il coinvolgimento dei genitori, l’informazione e la conoscenza dei rischi in aula, durante il trasporto e anche nei momenti di ricreazione e aggregazione attraverso un patto con le famiglie. É importante evitare un’ansia ingiustificata ed essere lucidi per affrontare le situazioni».

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