Iniziato oggi lo “sciopero del pranzo” nelle mense scolastiche degli istituti di Chirignago, Marghera, Zelarino, Lido, Mestre centro, alcuni di Venezia e Murano. Sciopero che proseguirà ad oltranza, disdicendo il pasto al mattino entro le 9.00 come da Regolamento e facendo mangiare ai bambini il pranzo al sacco, portato da casa.
Lo sciopero ha avuto un’alta affluenza e sono stati pochi i casi in cui i bambini hanno usufruito del servizio di refezione.
La protesta, come noto, a causa degli aumenti prospettati dal Comune di Venezia sui buoni pasto. Le famiglie, secondo l’ipotesi formulata da Ca’ Farsetti, dovrebbero arrivare a spendere circa 60 centesimi in più per buono pasto, il cui costo dovrebbe quindi salire a 4,30 euro e i genitori dicono no. Inoltre, iscriversi al servizio ristorazione costerà ogni anno per ogni figlio 50€, il tutto a parità di offerta e senza ristrutturare il servizio.
«Di fronte a questi aumenti», spiegano i portavoce dei comitati genitori, «è necessario attivare una protesta che faccia sentire il peso delle famiglie e faccia capire all’amministrazione comunale che cosa vogliamo».
È così che, nonostante i bambini a scuola non potrebbero portarsi il pranzo al sacco, dirigenti e personale hanno assicurato che si organizzeranno di conseguenza, liberalizzando la protesta.
Redazione
25/05/2015
Riproduzione vietata