Processo a Schettino per il naufragio della Costa Concordia, seconda udienza.
Si è trattato di una lunga seduta, nove ore di dibattimento durante le quali il pm ha vivisezionato parola dopo parola le dichiarazioni rilasciate dall’imputato nei verbali. Schettino si è difeso usando anche toni che ostentavano sicurezza «dove siamo, al Rischiatutto?» e citando il «Manuale delle giovani marmotte».
Schettino, sottoposto alle domande del pm, ha spiegato che non usò il termine «abbandono nave» (come da codice) ma «scialuppe a mare» per «indorare la pillola». E poi di aver cercato, nel momento del disastro, non un ufficiale ma il capo cameriere Ciro Onorato per avere «un conforto morale».
Schettino infine ha dichiarato di non essere riuscito ad aiutare i passeggeri sul lato sinistro per colpa delle scarpe che aveva addosso, in quanto «scivolavano con la nave inclinata».
Il processo continuerà l’11 dicembre.