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Jesolo, tunisino manda la moglie all’ospedale e si ribella ai carabinieri

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San Donà, tunisino manda la moglie all'ospedalee si ribella ai carabinieri

O. Imed, classe 1973, disoccupato e pregiudicato di nazionalità tunisina, residente a Jesolo, è stato arrestato la notte scorsa (28 dicembre) dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Dona’ di Piave dopo che, al culmine dell’ennesima lite violenta con la propria moglie C.M. italiana e residente a Jesolo e dopo averla ripetutamente gravemente minacciata, le aveva procurato lesioni al volto e agli arti, giudicate, dai sanitari del Pronto Soccorso di Jesolo intervenuti sul posto, guaribili in giorni 10 salvo complicazioni.

Lo straniero inoltre, per impedire alla donna di raggiungere da sola il pronto soccorso, aveva messo fuori usi i 4 pneumatici dell’autovettura a lei intestata.
I due vivono insieme nella stessa abitazione Jesolana e sono genitori di 3 bambini.
Raccolti tutti gli elementi del caso ed appurato che in passato vi erano stati episodi simili di violenza e danneggiamento di cose private, senza però che venisse mai sporta formale denuncia, il tunisino veniva dichiarato in arresto con l’accusa di lesioni personali, danneggiamento e violenza privata.

Nella caserma dei Carabinieri di San Dona’ di Piave, il tunisino, condotto presso le camere di sicurezza della stessa, ha iniziato a dare in escandescenze assumendo un atteggiamento di prepotenza nei confronti dei militari e proferendo nei loro confronti delle vere e proprie minacce.
I militari hanno quindi proceduto anche per il reato di minaccia a pubblico ufficiale.

Come disposto dall’Autorità Giudiziaria, nella mattinata odierna, è stato condotto presso il Tribunale di Venezia dove al termine del giudizio per direttissima ed a seguito della convalida dell’arresto è stato condannato ad 1 anno e 6 mesi di reclusione pena sospesa ed all’obbligo di allontanamento dalla casa famigliare.

28/12/2015

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