indagato per riciclaggio, quando oramai la relazione con Karima El Marough era franata, nel ricordare al Cavaliere di essersi “messo a sua disposizione per qualsiasi cosa, sapendo entrambi che avevamo a che fare con un ragazzina scapestrata da seguire attentamente”, non ha mancato di rammentare che il “caso Ruby (…) ha sconvolto e cambiato per sempre la mia vita”.
“La mia vita lavorativa prese il colpo di grazia nel novembre 2012 quando Lei – si legge nella missiva -, per non far testimoniare Ruby a dicembre, ci chiese di andare via e tornare dopo il 10 gennaio. Così, dopo aver visto Maria Rosaria Rossi che ci diede i soldi per andare via, partimmo per il Messico e io fui costretto a vendere anche l’ultimo locale che gestivo (al sig. Belsito, in quel tempo segretario della Lega Nord, che mi ha pagato con un assegno vuoto!!!).
L’ex gestore dell’Albikokka e del Fellini, due locali notturni genovesi, non ha mancato di sottolineare quanto si fosse speso per ‘proteggere’ Ruby e di come furono sue alcune idee su come gestire la vicenda dal punto di vista mediatico.
“Spero si ricordi anche della riunione a casa sua dove, con il dott. Toti e il sen. Messina, le proposi una intervista ad effetto con Ruby, che poi registrammo su rete 4. E anche quando – prosegue l’uomo – le dissi che era necessario un atto molto forte di Ruby e decisi con lei di mandare Ruby davanti al tribunale con il cartello per difendere se stessa e Lei… e attaccare i magistrati. Si ricorderà l’effetto che ha avuto sui media”.
In un altro passaggio poi i consigli a Berlusconi su come…
Ruby e Berlusconi, atto III. Spunta Iris Berardi, un’altra minorenne
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