Roma inferocita per l’arbitraggio di Juventus – Roma. Totti parla. Eccome.
«Sono anni che si ripetono gli stessi episodi. Ho sempre detto che loro dovrebbero fare un campionato a parte perché, con le buone o con le cattive, vincono sempre. Non so se siamo stati battuti dall’arbitro, ma di sicuro non dalla Juve — dice il romanista — . Tre episodi hanno condizionato una partita che potevamo vincere. C’è molta rabbia, perché siamo una grande squadra, ma rialzare la testa non sarà semplice. Le immagini parlano chiaro e tutta Italia potrebbe dire le cose che sto dicendo io. Ma se parlo ancora mi squalificano. La tecnologia in campo? Certo. E se sbrigassero pure…».
Sarcasmo finale: «In bocca al lupo? Tanto arriviamo secondi pure quest’anno».
Beppe Marotta risponde: «La Juventus non ha rubato nulla. Ho rispetto per il campione, ma non possiamo accettare le sue parole. Quanto ai riferimenti sul passato, la Juve ha pagato colpe non sue. E le sono stati tolti due scudetti vinti con merito. Gli episodi nell’arco di un campionato si compensano e ricordo che quattro anni fa qui a Torino fu dato un rigore alla Roma contro di noi per un mani del tutto simile di Pepe su punizione».
Rudi Garcia ricorda le parole di José Mourinho: «le aree di rigore per la Juve sono lunghe 25 metri», riferimento da spettatore interessato dopo un Juve-Genoa di inizio 2010.
Walter Sabatini, ds romanista: «è scientifico che i due rigori non c’erano e il terzo gol era da annullare. Non avremmo vinto e l’arbitro, che è ottimo, è stato molto sfortunato. Ma almeno non giriamo attorno al problema».
«Non rispondo a Sabatini e Garcia — risponde Buffon — perché applico il metodo Lotito e rispondo solo ai pari grado».