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La rivolta dei commercianti di Venezia, l’assessore Costalonga si impegna

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E’ andata in scena a Venezia la protesta dei commercianti di Calle della Mandola contro la vendita di paccottiglia che sta soppiantando i negozi di maggior qualità.
I commercianti hanno esposto sulle loro vetrine un volantino a sostegno della qualità e del decoro delle merci e delle attività che vanno a popolare il cuore della città, schierandosi contro l’affidamento degli immobili da parte di proprietari, hanno spiegato, a chi ha il solo obbiettivo di far soldi vendendo oggetti di qualsiasi tipo.

Presente sul posto l’assessore al Commercio del Comune di Venezia, Sebastiano Costalonga, che ha ricordato di aver inviato al presidente Zaia un documento sulle misure limitanti l’esercizio di attività non compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale di Venezia, da sottoporre all’intesa con la Regione.
La lettera ” è corredata – ha spiegato ancora l’assessore – di report dettagliati a sostegno del valore dell’attività svolta, per chiedere di supportare l’iniziativa del Comune prorogando la validità del vecchio regolamento fino all’approvazione del nuovo testo”. L’intesa citata, infatti, è determinante per la validità del regolamento in questione.

“Ho voluto essere presente con i commercianti perché questa manifestazione rappresenta in toto il pensiero e la direzione in cui si muove la nostra Amministrazione”.
Con queste parole l’assessore al Commercio e alle Attività produttive, Sebastiano Costalonga, ha espresso la propria vicinanza ai negozianti di Calle della Mandola.

“Gli uffici comunali – ha proseguito Costalonga – in quest’ultimo anno hanno lavorato duramente al nuovo regolamento, che andrà a sostituire quelli vecchi e in scadenza e che, oltre alla nuova configurazione degli ‘ambiti di tutela’, non più limitati all’area realtina, marciana e a Santa Margherita, conterrà misure che riguarderanno quasi tutta la città”.

“Saranno inserite indicazioni ben precise per quanto riguarda la merce in vendita, con una stretta sul materiale non made in Italy e istruzioni sulla percentuale di prodotti locali, con l’obbligo di fidejussione bancaria per chi proviene da Paesi al di fuori dell’Unione europea”.

“Purtroppo a causa della pandemia tutto ha subito rallentamenti e, visto l’iter da intraprendere, (stesura, approvazione della delibera in Giunta, poi passaggio in Consiglio Comunale) per evitare di trovarci, seppur per un breve periodo, senza un regolamento vigente, proprio in questi giorni ho inviato una richiesta di proroga al presidente della Regione Luca Zaia. Confido comunque che il nuovo regolamento sarà attivo già dai primi mesi del 2022.”

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