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Riprende la scuola, ma c’è lo sciopero

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Riprende la scuola, ma c'è lo sciopero

Riprende la scuola: ritorno in classe per 2 milioni di studenti, ma… c’è lo sciopero. E’ una scuola martoriata, dalle strettissime norme anti-Covid, talvolta ancora in attesa dei banchi, in molti casi in attesa di supplenti, quasi sempre appena uscita dallo scombussolamento dei seggi, ma sarà comunque ritorno in classe, domani, per circa 2 milioni di studenti, in qualche caso come primo giorno di scuola.

Sono i ragazzi delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, che hanno deciso di posticipare l’apertura prevista inizialmente per il 14 settembre in tutta Italia sia per difficoltà organizzative sia anche per evitare doppie sanificazioni nelle scuole sedi di seggi elettorali.

C’è da dire che in alcune località la mancata nomina dei supplenti, il ritardo nell’arrivo dei banchi, le difficoltà nel reperire nuovi spazi o la volontà di eseguire test sierologici al personale, hanno indotto i sindaci a posticipare ancora l’inizio dell’anno scolastico.

E’ di oggi la notizia che il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha deciso di posticipare a lunedì 28 settembre, con un’ordinanza, l’avvio delle attività didattiche previste per domani. Anche a Reggio Calabria, nelle scuole sedi di seggio elettorale, le lezioni riprenderanno il 28. Così pure a Napoli le scuole di ogni ordine e grado che sono state sede di seggi elettorali apriranno lunedì 28 settembre e non il 24, data fissata nella Campania.

L’avvio delle attività scolastiche delle scuole pubbliche di Olbia materne, elementari, medie inferiori e medie superiori è posticipato al 29 settembre per permettere il completamento dei test sierologici sul personale scolastico.

Nei comuni di Andria, Trani, Adelfia e Bitonto, i sindaci hanno deciso di rinviare l’apertura dal 25 al 28 settembre; a Torre del Greco (Napoli) la riapertura è stata posticipata addirittura al 1 ottobre; il 28 si tornerà in classe invece a Torre Annunziata (Napoli).

La scuola, in ogni caso, non fa in tempo a riprendere che già si trova, incombente, l’ombra dello sciopero: domani sciopereranno per l’intera giornata Usb P-I Scuola, Unicobas Scuola e Università, Cobas Scuola Sardegna e Cub scuola. Sabato dalle ore 15,30 a Piazza del Popolo a Roma, è prevista invece una manifestazione indetta dal Comitato Priorità alla scuola alla quale parteciperanno Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda della scuola.

Arrivano però anche buone notizie: nelle scuole delle province lombarde, che hanno riaperto dopo l’emergenza Covid, “almeno l’80% dei lavori di edilizia leggera, che sono stati messi in cantiere nel mese di agosto, sono terminati” mentre la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina oggi alla Camera ha chiesto che una parte consistente delle risorse a disposizione nell’ambito del Recovery Fund sia destinata al capitolo Istruzione anche per eliminare le classi pollaio e costruire scuole nuove e funzionali.

Novità importanti arrivano anche dal fronte dell’Università: il ministro Gaetano Manfredi oggi ha reso noto che è pronto un disegno di legge, da porre all’attenzione del Parlamento, per rendere abilitanti – dopo Medicina – tutte le lauree in cui si svolga un tirocinio professionalizzante. “In questi casi, infatti – ha spiegato Manfredi – l’esame conclusivo del corso di studi costituisce una sede più che valida per espletare anche l’esame di Stato per l’accesso all’esercizio professionale, nel pieno rispetto della Carta costituzionale”.

E c’è di più: oltre alla individuazione di un elenco di lauree, nel disegno di legge si vuole inserire anche un meccanismo innovativo, potenzialmente aperto ad altre lauree che danno accesso a professioni regolamentate, che possa consentire di intraprendere per loro, in piena intesa con gli ordini professionali di riferimento, il percorso di revisione dei rispettivi ordinamenti fino ad acquisire il valore abilitante. Il disegno di legge in questione sarà presto esaminato dal Consiglio dei Ministri.

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