E’ accaduto ieri sera tardi in Campo Santa Margherita, a Venezia.
Un signore ha chiamato il 113 chiedendo un intervento perchè aveva notato all’interno di un negozio di generi alimentari li ubicato, un uomo di probabili origini magrebine, responsabile – qualche giorno prima – del furto del suo telefono cellulare I-Phone.
Sul posto, alla Volante Lagunare, il giovane dichiarava di chiamarsi K.E., nato in Algeria nel’98. Il giovane era assieme ad un altro 26enne marocchino.
Entrambi venivano accompagnati in Questura per gli accertamenti di rito in quanto privi di documenti.
K.E., già pregiudicato, veniva riconosciuto senza ombra di dubbio dal richiedente come autore del furto subito.
Inoltre, a seguito di ulteriori controlli svolti dagli Agenti consultando il terminale interforze del Ministero dell’Interno, si evinceva che nei confronti dello stesso, in passato (luglio scorso) erano stati svolti degli accertamenti radiologici per determinare l’effettiva età desunta dall’accrescimento osseo: detti accertamenti precisavano un età maggiore ad anni 19, e non di 17 come dichiarato.
Pertanto lo stesso veniva indagato in stato di libertà per il reato di furto aggravato e falsa attestazione circa l’identità personale.
L’amico, invece, che a sua volta aveva tentato di dare false generalità, risultava essere pregiudicato e non osservante l’ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale in quanto clandestino.
02/12/2015