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Riaperture scuole d’infanzia e nidi a Venezia, Sambo: “Numeri non tornano”

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Comune di Venezia: retta degli asili nido sospesa per i giorni di mancata fruizione

Sulla riapertura delle scuole d’infanzia e dei nidi, i numeri decisamente non tornano. L’Assessore Paolo Romor dichiara che dal 14 settembre il rapporto sarà di un insegnante per 14 bambini all’infanzia e di 1 a 6 negli asili nido. Evidentemente l’Assessore ha sbagliato i conti perché se così fosse ci sarebbe necessariamente bisogno di assumere altro personale per le scuole d’infanzia comunali, e PURTROPPO non ci risulta che verrà fatto.

Attualmente il rapporto numerico massimo consentito è di 1 a 25 nelle scuole d’infanzia. Abbiamo qualche sezione meno numerosa, ma è abbastanza normale e già le avevamo pre covid. Per cui nulla di particolarmente nuovo.

Per i nidi, invece, A VENEZIA (grazie le scelte prese in passato dalle scorse amministrazioni di sinistra) il rapporto è già di un’educatrice per 6 bambini e non di 1 a 8 come dice erroneamente Romor. Quindi quando l’Assessore dichiara di “lavorare” per portare il rapporto a 1/6 si sbaglia visto che è già così.

Diciamo che di “lavoro” qui vediamo ben poco, si tratta solo ed esclusivamente di propaganda elettorale basata sul nulla. Compreso quando si parla di triage all’entrata (ingressi contingentati, misurazione della temperatura) perché anche quello è un punto previsto dall’ordinanza della Regione Veneto e non certo merito dell’amministrazione comunale

A questo si aggiunge il fatto che per non fare assunzioni il Comune toglierà il turno intermedio, metà mattinata, nei nidi comunali. Oggi le educatrici lavorano su tre turni: Martino, intermedio e pomeriggio. Il turno di mezzo serve a garantire la compresenza delle educatrici in modo da poter fare le attività integrative con i bambini. Cosa che evidentemente interessa poco a questa amministrazione il cui unico obiettivo è aprire e chiudere le scuole come se fossero dei parcheggi a ore.

Come PD pensiamo invece che si necessario potenziare gli organici garantendo l’apertura delle scuole senza colpire la qualità del servizio.

Inoltre per quanto riguarda Ames consideriamo grave che l’azienda non abbia ancora fatto un confronto con i sindacati sulla riapertura del servizio e che la prima riunione si terrà il primo settembre solo a seguito della proclamazione dello stato di agitazione del personale.

Il personale ausiliario e di cucina non può essere considerato di serie B e deve essere tutelato al pari delle insegnanti e delle educatrici per una riapertura che tuteli i bambini e le lavoratrici.

Come pd siamo al fianco delle lavoratrici e sosterremo le azioni che il sindacato dovesse decidere di mettere in campo se il confronto del primo settembre dovesse avere un esito negativo.

Monica Sambo
Capogruppo PD

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